La scorsa domenica 27 novembre, nel pomeriggio, il circolo sardo Sa Rundine ha ripercorso con una mostra allestita nel salone comunale i trenta anni del sodalizio e offerto uno spettacolo teatrale di una compagnia della Barbagia; l’appuntamento si è concluso con un rinfresco per tutti.
Sono stati esposti fotografie, ritagli di giornali, locandine, tante testimonianze degli anni decorsi dal giorno in cui l’associazione ha visto la luce, a partire dalla registrazione presso il notaio Pierluigi Cignetti il 26 gennaio 1991, documento su cui sono elencati i nomi dei soci fondatori.
Nel settembre dello stesso anno Sa Rundine aveva portato in piazza di Città e piazza Ottinetti a Ivrea l’associazione folk Coro di Arbasanta, che aveva presentato canti e balli folcloristici sardi.
Oltre ad appuntamenti di tipo folcloristico, Sa Rundine ha dedicato convegni e conferenze a tematiche di ogni tipo.
Esempi sono il tema sanitario dalla talassemia, trattato nel 1998, o un incontro-dibattito sulla presentazione del libro “Nascondigli” di Bruna Murgia, la conferenza “Antonio Gramsci e la Sardegna”, nonché un concerto a tenore come tributo a Emilio Lussu.
Nei pannelli espositivi molte foto ricordano le partecipazioni a sagre con i prodotti tipici sardi, e il gradito incontro recente con il cardinale Arrigo Miglio, già arcivescovo di Cagliari.
Il presidente Francesco Sini, riconfermato fino al 2025, esprime soddisfazione per l’evento, che ha visto buona partecipazione e calorosa ospitalità.
“A tutt’oggi l’associazione conta 121 iscritti, sarebbe auspicabile che ci fosse un ricambio generazionale, con l’ingresso di giovani – afferma Sini –. Sa Rundine è aperta a tutti: sardi e non; organizziamo incontri gastronomici molto apprezzati, nella nostra sede in Cascina Pezzata 3 a Bollengo”.
Il pomeriggio è stato allietato dalla compagnia BarbariciRidicoli, diretta dal regista Tino Belloni, che ha messo in scena la commedia “Riuscirà Tottoni Braghetta ad avere un erede dalla signorina Vera?”, che ha evocato una frase celebre di Shakespeare sull’amore e l’amare.
Marinella Boita
Redazione Web