(elisabetta acide) –L’Europa è nata pellegrinando e la sua lingua è il cristianesimo” .

W. Goethe ha racchiuso il “Senso del Cammino” dei Pellegrini proprio in questa frase: il cammino e’ occasione di incontri, di conoscenze, di condivisione e di sostegno reciproco, il pellegrinaggio in senso Cristiano e’ occasione di preghiera. Siamo “Pellegrini” , e’ nella natura dell’ uomo essere  “errante”, la storia dell’uomo è un cammino, l’uomo è “camminante”: l’esodo è un paradigma antropologico.

Siamo in cammino e lo abbiamo sperimentato in questi anni di sinodo (già la parola e’ il programma del cammino comune), e il cammino proprio come il pellegrinaggio, ci regala l’esperienza del “camminare con” , della compagnia, del condividere passi o soste che diventano occasione di conoscenza e di dialogo. Siamo in cammino e facciamo esperienza di dialogo, di ascolto ,di umanità, alla quale contribuiscono anche i non-pellegrini, quelli cioè incontrati casualmente lungo la strada o quelli che supportano il cammino.
Ecco perché la Comunità parrocchiale di Borgo Revel, in occasione dell’ apertura del mese di maggio, ha deciso di recarsi in pellegrinaggio a Crea. A piedi, in auto, non conta come, ma esserci, insieme, in preghiera, come comunità parrocchiale.

Il pellegrinaggio religioso, nella fattispecie quello cristiano, è caratterizzato da un’aspettativa di fondo che, anche se variamente motivata a seconda del vissuto di ciascun pellegrino, implica una nostalgia di infinito, di trascendenza, che prima o poi fa capolino. In fondo il pellegrinaggio cristiano simboleggia bene la nostra vita terrena:ci ricorda che siamo “fatti di cielo” e che il nostro cammino su questa terra altro non è che un pellegrinaggio verso una meta che è anche la nostra dimora definitiva.

Nella prospettiva di un’esperienza del trascendente, di Dio,  il pellegrino si mette in moto, nella speranza che magari possa anche verificarsi qualche cambiamento a livello esistenziale.

Magari non ci abbiamo mai pensato, ma ogni domenica ci mettiamo “in cammino” per un pellegrinaggio settimanale; forse non facciamo tanta strada, magari la percorriamo in macchina, forse geograficamente non ci spostiamo di molto, eppure questo “pellegrinaggio” ha un significato spirituale importante.

La domenica è il “ giorno del Signore” lo dice anche il suo nome tra di giorni della settimana, e il nostro pellegrinaggio è quello verso la Chiesa, usciamo dalle nostre case, e ci mettiamo in cammino verso la chiesa, per fare il cammino insieme ed incontrare il Signore morto e risorto.
La Santa Messa e’ la meta del nostro pellegrinaggio spirituale , in comunione e usando le parole di Papa Francesco: “il significato della festa, il significato della gioia, della comunità parrocchiale, della solidarietà, del riposo che ristora l’anima e il corpo. Di tutti questi valori ci è maestra l’Eucaristia, domenica dopo domenica.”

Il pellegrinaggio previsto a Crea per il 29 aprile avrà anche questo momento, la celebrazione della S. Messa comunitaria, momento di autentica “comunione” e al pomeriggio, percorrendo il Sacro Monte, la recita del Santo Rosario,con  la semplicità del voler contemplare il volto di Cristo con il cuore di Maria, per creare ancora di più l’unione come famiglia spirituale.

Per chi volesse partecipare numeri utili:

3386697184:

3313539783