(elisabetta acide) – Ancora un passo nel cammino di crescita comunitaria nella parrocchia di Sant’Anna in Borgo Revel con il gruppo di educazione alla fede nei laboratori di catechesi integrata ed integrale.
Argomento del cammino: la preparazione alla Quaresima o, meglio , l’accompagnamento nella preparazione del tempo quaresimale, affinché l’itinerario sia segno e percorso di consapevolezza, per rendere tangibile l’importanza di vivere nella quotidianità la Quaresima.
Le catechiste, con il parroco don Valerio D’Amico, hanno condotto bambini e ragazzi, ad un approccio di consapevolezza dell’importanza del cammino quaresimale in preparazione della Pasqua.
Forse l’obiettivo è ambizioso per la piccola comunità, ma lo sforzo è proprio quello del coinvolgimento della vita di ciascuno, per una azione “efficace”, per far “vivere” con consapevolezza il “tempo” liturgico, di cui tutti si sentano partecipi e coinvolti come Chiesa e come comunità.
Lo sappiamo, a motivare la genesi dei Vangeli è stata un’intenzione pedagogica, un atto d’amore: chi ha narrato la vicenda di Gesù lo ha fatto per rendere partecipi i destinatari dell’esperienza, della trasformazione che Gesù ha fatto della vita.
Quest’aspetto pedagogico allora, diventa anche il “modello” di ogni catechesi: un cammino che termina con l’incontro con il Risorto.
E l’ “itinerario” è fatto di tappe, di esperienze, di storie e di vita.
Anche in queto caso, la progressione dell’annuncio liturgico, accompagna il percorso.
Prima l’importanza del “tempo” quaresimale; quel numero 40 che ricorre tante volte nella Bibbia e indica l’importanza dell’attesa, degli eventi che hanno caratterizzato la storia di Israele, il significato della parola “quaresima” e il significato del cammino verso la Pasqua di Risurrezione per i cristiani.
Chi ? Che cosa? Dove? Quando? Perché? Non è un gioco, sono state le domande di bambini e ragazzi, che hanno accompagnato i laboratori di catechesi relativi alla preparazione del tempo quaresimale.
Una ricchezza di interrogativi che aiutano ad accompagnare nell’ equilibrio tra le dimensioni della vita cristiana: annuncio, celebrazione, liturgia, comunione ecclesiale, e attraverso un percorso di integrazione del messaggio cristiano con le esigenze di bambini e ragazzi, accompagnare problemi e attese, per crescere ed accompagnare nella fede, come comunità e come Chiesa.
L’inizio della quaresima: ricevere sul capo un po’ di cenere. Ma perché?
Ed allora, per aiutare i bambini a comprendere il senso del rito antico, oltre alle parole, ci sono state le “azioni”.
Prima la “storia” di quel gesto che ha accompagnato l’antica ritualità, quando i peccatori convertiti si sottoponevano alla penitenza pubblica per essere riammessi alla comunione ecclesiale nella Pasqua, ma soprattutto il richiamo alla misericordia di Dio.
Ai bambini è stato presentato l’aspetto penitenziale delle settimane di Quaresima non come momento “finale”, ma come cammino vero la meta fondamentale: la Pasqua.
E proprio perché la cenere è “materiale”, i bambini l’hanno “prodotta”, con l’aiuto degli adulti, proprio per comprenderne il significato: prima la raccolta dei ramoscelli di ulivo benedetti nella domenica delle Palme 2024, e successivamente il rogo degli stessi, con l’aiuto del parroco e il passaggio al setaccio.
Non una semplice “lezione”, ma un appropriarsi di quelle pagine bibliche, delle quali magari ancora i bambini non comprenderanno appieno il significato, ma lo sappiamo, resterà nella loro memoria il gesto, il segno che accompagnerà il rituale liturgico, l’importanza della “condizione” di ciascuno davanti al Signore.
Anche per gli adulti ripercorrere le pagine bibliche è importante: aiuta a riflettere ancora una volta sulla nostra condizione di uomini e donne in cammino, davanti al Signore, che ripensano alla loro fede, al loro cammino di cristiani interpellati dalla Parola di Abramo:
“Ecco che ricomincio a parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere” (Gen 18,27),
dalla parola di Giobbe “Mi getta nel fango e mi confonde con la polvere e con la cenere” (Gb 30,19), dal richiamo del libro del Siracide “Perché mai si insuperbisce chi è terra e cenere?” (Sir 10,9) “Esso sorveglia le schiere dell’alto cielo, ma gli uomini sono tutti terra e cenere»” (Sir 17,27).
La catechesi è un cammino che accompagna, ma costringe gli adulti a ripensare alla propria fede, al proprio cammino e in questo risiede la bellezza e la ricchezza della catechesi laboratoriale di comunità, a non allontanare lo sguardo da Gesù Cristo, “colui che dà origine alla fede e la porta a compimento” (Eb 12, 2).
Don Valerio ha poi introdotto l’importanza del gesto e delle parole che accompagnano l’ imposizione della cenere sul capo “Convertiti e credi al Vangelo”, un richiamo spirituale alla conversione interiore e all’impegno di un percorso individuale e comunitario verso la Pasqua.
I bambini allora, si sono prodigati per “portare” alla comunità quanto avevano sperimentato e quanto si apprestavano a vivere, per essere “segno” di un cammino che si percorre insieme. L’allestimento in Chiesa, nella cappella laterale, vuole essere un segno per la comunità, per accompagnare il cammino quaresimale di tutta la comunità.
I bambini hanno “progettato” e realizzato con il parroco e le catechiste, nella Chiesa parrocchiale, l’ “Angolo della Quaresima”, ponendo i segni perché la comunità possa vivere questo tempo, nella riflessione e nell’impegno.
L’allestimento ha previsto: la croce, i rami secchi, il colore viola, il numero quaranta, la cenere prodotta, il deserto, i fiori viola,le impronte ad indicare il cammino di avvicinamento alla Pasqua, ma anche il cammino quotidiano di ogni credente.
Mercoledì i bambini proseguiranno il percorso dei laboratori di catechesi con la liturgia della Parola e l’imposizione delle ceneri e svilupperanno un momento di riflessione con il parroco ed i catechisti. Al termine della liturgia, prevista per le ore 17,00, ogni bambino e ragazzo, riceverà un sacchetto profumato, impegno per ciascuno a portare, nel periodo quaresimale, il “profumo di Cristo” nella loro quotidianità.
I laboratori di catechesi poi, proseguiranno fino alla settimana santa, con approfondimenti ed azioni che avranno come filo conduttore: elemosina, digiuno, preghiera.
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