A Brozolo è stato mosso un altro importante passo verso la rimessa in funzione della ferrovia ChivassoAsti: nel paese, dove arriva il binario completamente ripulito, è stata rimessa in ordine anche la caratteristica stazione che, per l’occasione, ha ospitato due eventi, ossia una mostra sulla ferrovia e la presentazione del libro di Gualtiero Marana “La capsula del tempo e la ferrovia Chivasso-Asti”.
Il libro, come ha spiegato l’autore, seppur romanzato e anche se racconta una vicenda di pura fantasia, ha un forte aggancio con i fatti storici che caratterizzarono la realizzazione della ferrovia.
Ecco perché il volume, a suo tempo presentato in biblioteca a Chivasso, è diventato il simbolo della rinascita di questa linea ferroviaria.
L’evento di presentazione era sostenuto dal patrocinio del Comune di Brozolo, dalla Biblioteca comunale e dall’associazione culturale La Boscaglia.
La mostra, ricca di reperti cartacei, con tante foto e documenti dell’epoca, è stata curata dal consigliere comunale Guido Balzola, e ha proposto anche la ricostruzione di alcuni locali, come ad esempio la biglietteria.
Fra le autorità intervenute, il vicesindaco e assessore alla cultura di Chivasso, Tiziana Siragusa, l’onorevole Carlo Giacometto di Forza Italia e il consigliere regionale della Lega Gianluca Gavazza, che molto si è speso per il recupero della linea ferroviaria, coinvolgendo la Fondazione Ferrovie Italiane che ha iniziato a ripulire il tracciato.
Quale sarà il futuro? Certamente, ha sottolineato Gavazza, potrà essere utilizzata per fini turistici, con il passaggio del treno storico, come già avvenuto su altre tratte piemontesi. Ma potrebbe esserci anche un utilizzo quotidiano e non saltuario, di servizio per gli abitanti della collina, una sorta di metropolitana per collegare i piccoli centri con Chivasso e quindi con Torino: un’ipotesi, questa, fortemente sostenuta dall’associazione Amici della Ferrovia Brozolo-Chivasso.