Nell’ottobre del 2017 devastanti incendi in Piemonte distrussero 10.000 ettari di ambiente naturale, in particolare nel Pinerolese, in Valle di Susa e nel Canavese. Ad un anno esatto da quella devastazione, la Città metropolitana di Torino ha scelto di ricordare e di educare alla prevenzione anche attraverso l’allestimento di una mostra intitolata “Brucio anch’io”. L’esposizione è stata inaugurata oggi pomeriggio nella sala mostre della sede di corso Inghilterra 7 e sarà visitabile fino all’inizio di novembre, dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 17. All’inaugurazione erano presenti le Consigliere metropolitane Anna Merlin (delegata agliaffari istituzionali, affari e servizi generali, gare e contratti, comunicazione istituzionale, turismo, relazioni e progetti europei ed internazionali) e Silvia Cossu (delegata ai diritti sociali e parità, welfare, minoranze linguistiche e rapporti con il territorio). Erano inoltre presenti il Presidente dell’UNCEM Marco Bussone, alcuni amministratori locali, tra cui i Sindaci di Mompantero, Caprie ed Alpette, Piera Favro, Paolo Chirio e Silvio Varetto, i rappresentanti del Corpo regionale Volontari Antincendio AIB e delle Guardie Ecologiche Volontarie della Città metropolitana.
Tra le superfici boschive attraversate dalla furia delle fiamme vi furono quelle del Parco di interesse provinciale del Monte Tre Denti-Freidour, nel territorio del Comune di Cumiana. Ma andarono in fumo anche centinaia di ettari nella bassa e media Valle di Susa e nella canavesana Valle Orco.
“Abitando a Cumiana ho vissuto personalmente l’emergenza. – ha sottolineato nel suo intervento la Consigliera metropolitana Anna Merlin – Sono stati momenti difficili per molti cittadini, ma anche giorni e settimane in cui le istituzioni e il volontariato sono stati vicini alla popolazione, aiutandola a superare la paura e il pericolo. Ho visto tante persone prendere in mano una pala e andare ad aiutare i volontari che lavoravano per realizzare linee tagliafuoco. I cumianesi, come gli abitanti degli altri Comuni che hanno vissuto l’emergenza, devono un grande ringraziamento ai volontari AIB, alle GEV, alla Croce Verde, alla Croce Rossa e in generale a tutte le associazioni di volontariato. Le cicatrici che il fuoco ha lasciato sul territorio sono profonde, ma gli Enti locali come la Città metropolitana si sono subito messi al lavoro per quantificare i danni e progettare gli interventi di ripristino ambientale, messa in sicurezza del territorio e prevenzione del rischio incendi”.
Al termine degli interventi dei curatori della mostra e dei saluti istituzionali, Matteo Ghiotto, responsabile di uno degli sportelli linguistici che la Chambra d’Oc gestisce in collaborazione con la Città metropolitana, ha letto in franco-provenzale alcuni passi del racconto allegorico “L’uomo che piantava alberi” dello scrittore francese Jean Giono, accompagnato alla ghironda e alla cornamusa dal musicista Simone Lombardo.