A inizio settembre nessuno avrebbe scommesso che la vendemmia
2022, alla fine, non solo sarebbe stata pressoché uguale a quella precedente come quantità, ma anche di qualità superiore alle previsioni.
E questo dopo un anno davvero difficile, per via della siccità e, in qualche caso, di limitate grandinate primaverili.
Il merito di tale recupero va ascritto a qualche temporale sparso e al calo delle temperature notturne.
Nel calusiese le cantine di prestigio, per fortuna, iniziano a esser parecchie, e accanto a loro la Cantina Produttori Erbaluce di Caluso è ben posizionata, sia come raccolta uve che vendita di vino al pubblico.
Proprio qui si ha la conferma che l’annata è stata buona.
“Quest’anno – comunica il presidente Bartolomeo Merlo – abbiamo incrementato per merito dei nostri soci conferitori il ritiro di uve bianche docg in maniera significativa, così come le uve del Canavese rosso. Stabili invece i conferimenti di uve comuni, rosse e bianche. Questo significa che i nuovi vigneti sono tutti docg e i vecchi vigneti lentamente andranno a scomparire”.
Questi i numeri che meglio illustrano la raccolta 2022.
Uve erbaluce docg: 3650 quintali; uve bianche normali: 300 quintali; uve per Canavese rosso docg: 900 quintali; uve rosse normali: 500 quintali.
Per quel che riguarda la qualità, il tecnico della Cantina Produttori, Paolo Vercelli, informa che “di certo il vino, soprattutto l’Erbaluce 2022, sarà pronto per il consumo molto prima degli altri anni, sarà un vino molto morbido perché l’elevato grado di zuccherina in grappoli poco mostosi, quindi più concentrati, fa sì che già in fase di spremitura il mosto sia molto vivo e completo”.
Tra i produttori di Caluso, conosciuto anche oltre i confini canavesani per i suoi vini, Bruno Giacometto è molto felice per la bella uva che fa mostra nei filari della sua vigna davanti alla quale posa soddisfatto.
Uva e vigna così belle da esser state la perfetta location per una cena d’autore organizzata a ridosso dalla vendemmia dal vulcanico Bruno, in qualità di nuovo presidente del Lions Club Caluso Canavese Sud-Est.
Come sempre le attività Lions hanno scopo benefico, e la cena è servita a raccogliere fondi per la ripulitura e riverniciatura del Portone della Misericordia, antico e possente portone in legno della chiesa della Misericordia in piazza Ubertini, che rimesso a nuovo ha fatto la sua bella figura alla recente Festa dell’Uva.
Sulle nostre colline però – è doveroso ricordarlo – ci sono ancora tanti piccoli vigneti condotti da semplici amatori e appassionati che spesso, per poter affrontare gli impegni nel vigneto con minor fatica (vista anche l’età non più…scolare), lavorano assieme nello stesso terreno e condividono il raccolto.
Oggi anche il prodotto di questi vigneti è più che decoroso, in alcuni casi anche una nicchia di eccellenza, perché chi ci lavora usa tutti i mezzi che la tecnica odierna offre, sia per i trattamenti
fitosanitari in vigna che per le botti e i tini in cui conservare il vino. Nella foto, un gruppo di appassionati viticoltori mazzediesi prima della spremitura delle uve rosse da cui otterranno un buon vino per autoconsumo.
Giuseppe Mila