Le lezioni di Tappero Merlo – che non è una new entry perché da anni offre la sua disponibilità – ti fanno sognare una vera promozione turistica del nostro territorio,

Con le due lezioni di Domenico Tappero Merlo, docente dell’Università Cattolica di Milano e vicedirettore di due master in Comunicazione per Industrie creative, Design, Gusto, Moda si sono chiusi gli interventi nelle classi seconde delle secondarie di primo grado di Caluso, Montanaro, Foglizzo, San Giorgio e San Giusto volti a presentare attività lavorative, con i loro pregi e difetti, che potranno essere esercitate al termine del ciclo di studi secondari o universitari.

Sono intervenuti diversi professionisti: dal ristoratore all’avvocato, dal medico al commerciante, dall’estetista al veterinario e altri.

Quest’anno hanno iniziato a fornire il loro apporto nuovi volontari – in fin dei conti sono tutti volontari quelli che si offrono a parlare ai ragazzi, donando tempo sottratto al lavoro, come sono volontari gli orientatori dell’associazione Levi Montalcini che cura l’iniziativa.

Le lezioni di Tappero Merlo – che non è una new entry perché da anni offre la sua disponibilità – ti fanno sognare una vera promozione turistica del nostro territorio, come è promosso in altre parti d’Italia da imprenditori, più o meno giovani, che vogliono fare conoscere piccole realtà che sono gioielli e che, il più delle volte, restano sconosciute a molti italiani.

Nel Canavese ci sono paesi che vale la pena conoscere e fare conoscere.

Domenico presenta vari tipi di turismo, da quello religioso a quello di memoria, dall’andar per castelli e dimore signorili all’enogastronomico.

I ragazzi sono attenti e, stimolati, tirano fuori, dalle loro esperienze, i nomi di luoghi o piatti tipici.

Altro messaggio che passa è l’importanza della conoscenza non solo della storia, ma anche di leggende e narrazioni del territorio che possono essere offerte ai turisti.

Ora il testimone passa agli alunni: si chiede di scrivere un testo da cui emergano il gradimento delle lezioni offerte, l’empatia dei relatori, l’interesse che è stato trasmesso: il testo migliore di ogni seconda, a giudizio dell’insegnante di classe, entrerà a fare parte di una rosa di lavori che saranno esaminati dalla commissione dell’associazione, e al migliore sarà assegnata una borsa di studio.

Franca Sarasso

Redazione Web