Negli spazi di un Centro per le Famiglie che ancora mostrava i segni del devastante nubifragio del sabato sera precedente, nella mattina dell’ultimo lunedì di maggio si sono ritrovati i soggetti attuatori del progetto “Snodi di prossimità”, percorso di co-progettazione intrapreso dal consorzio socioassistenziale Ciss-ac e che ha coinvolto 19 tra associazioni e realtà professionali (oltre a 27 realtà “simpatizzanti”, che collaborano, almeno per ora, senza formalizzare l’impegno).

I primi a sottoscrivere ufficialmente il patto di collaborazione, aderendo così formalmente al progetto “Snodi di prossimità”, sono stati il Nuovo Teatro Studio Danza di Caluso, Apollo Officina d’Azione di Villareggia, la Biblioteca calusiese, lo studio di psicoterapia ….., Il Piccolo Carro di Chiaverano.

Ma la rete è formata anche dalle cooperative Crescere Insieme, Liberitutti, Valdocco, Pollicino, Anteo, Exar che a diverso titolo erogano servizi al territorio.

E alla mattinata sono stati presenti gli operatori di sviluppo di comunità che si occupano del rafforzamento della rete e che lavorano come facilitatori nel territorio, per favorire l’incontro tra servizi e comunità.

In chiusura di appuntamento è avvenuta la consegna delle targhe “Snodi”, segno distintivo per gli aderenti all’iniziativa.

L’obiettivo che si pongono le associazioni è quello di essere “antenne del territorio”, per rilevare le esigenze, piccole o grandi, che si manifestano e rispondere ad esse in modo rapido e adeguato.

È un percorso che oggi si concretizza in un primo risultato – ha detto il presidente del Ciss-ac, Savino Beiletti –. È davvero un fiore all’occhiello, è l’espressione di ciò che il Consorzio fa con le realtà del territorio”.

Nel corso della mattinata è stato ricordato quanto sia importante non accontentarsi di ciò che sappiamo, “ma continuare a ricercare e sperimentare”, di come l’arte debba diventare parte integrante nel tornare a sognare e sperare, della danza come scuola di vita per grandi valori e in genere di come siano importanti lettura e cultura. “Abbiamo costruito relazioni in questi 15 mesi – ha spiegato Emilia Gariglio, responsabile dell’Area Famiglie del Ciss-ac – e lo snodo simboleggia bene un luogo di incontro per intercettare bisogni, relazioni e scambi. Avere una rete relazionale forte è fondamentale”.

Non per nulla la cerimonia di firma si è svolta al Centro per le Famiglie, che è stato inaugurato a metà mese “e che è parte importante del progetto”.

È bello pensare a dove siamo arrivati oggi, a partire dal 2009, quando abbiamo iniziato a parlare di sviluppo di comunità” ha concluso il direttore del consorzio, Graziella Benvenuti, con una nota di soddisfazione che conteneva in sé anche lo stimolo a non adagiarsi su questi primi, pur importanti, risultati.

Redazione Web