Nelle vecchie cartoline raffiguranti la cittadina canavesana si poteva scorgere, ai piedi dei ruderi del Castellazzo, un rigoglioso vigneto. Per questo l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Maria Rosa Cena ha voluto che nella convenzione per la concessione in comodato d’uso gratuito di quei terreni fosse inserita la clausola che prevede il reimpianto di un vigneto di Erbaluce.
Si tratta di quattro ettari di terreno di proprietà comunale, caratterizzati da una buona esposizione, concessi a titolo gratuito all’aggiudicatario, senza alcun onere per il Comune e con l’obbligo, per l’aggiudicatario stesso, della gestione e del mantenimento dell’area a vigneto per almeno un trentennio.
Al bando, indetto lo scorso anno, aveva partecipato una sola concorrente, comunque con tutte le carte in regola per lanciarsi in questa avventura: la giovane e molto apprezzata viticoltrice calusiese Ilaria Salvetti. Una scelta, la sua, che ha soddisfatto la sindaca Cena.
“Sono davvero contenta – ha fatto sapere – che l’opera di recupero di quell’area sia una persona che ha dimostrato e continua a dimostrare, con costanza, impegno e capacità, il suo interesse e attenzione per il rispetto dell’ambiente, la tutela del paesaggio e la promozione della qualità dell’Erbaluce, che produce secondo il metodo biologico”.
Nei giorni scorsi si è dunque provveduto a firmare la convenzione tra l’Amministrazione comunale e Ilaria Salvetti: una firma apposta con reciproca soddisfazione.