Il 2022, secondo gli esperti, è l’anno più caldo mai registrato in Italia dal 1800.
Un tempo le “ottobrate” (meravigliose giornate dalle temperature miti, nel mese di ottobre) erano tipicamente romane.
Quest’anno si sono estese in tutta Italia, ma a risentirne di più è stato il nord, compreso il nostro Canavese.
Un caldo anomalo: piacevole da una parte, ma preoccupante dall’altra.
E se gli amanti delle passeggiate festeggiano (così come le nostre tasche, grazie al posticipo dell’accensione del riscaldamento) i meteorologi sono invece preoccupati, dal momento che la situazione segnala cambiamenti radicali del clima.
La normale caduta delle foglie si è bloccata e si sono verificate fioriture anomale che hanno provocato allergie; api e farfalle succhiano il nettare, mosche, zanzare e parassiti sono rimasti “attivi”, con tutte le conseguenze che ne derivano.
Gli animali hanno perso il loro copione e posticipano il letargo, vagando ancora alla ricerca di nutrimento.
Non esistono più le mezze stagioni… il luogo comune è diventato
quanto mai vero.
È la realtà attuale, e ci dobbiamo convivere.
Sara Martinetti
Redazione Web