Una giornata di festa spontanea, semplice, popolare, quella vissuta oggi a Villareggia, in occasione del passaggio in paese del Giro d’Italia.

Quando transita la più importante corsa a tappe italiana (una delle maggiori al mondo) è sempre un avvenimento.

Ma non sempre città e borghi si studiano qualcosa di veramente speciale come qui a Villareggia.

Merito della coesione di una bella comunità unita (e non solo in questa occasione), ma senz’altro anche dell’iniziativa di Silvia Grua, subito supportata dai titolari del Ristorante Nazionale che, in quattro e quattr’otto hanno messo a disposizione tavoli, sedie e gazebo, affinchè l’attesa dello sciame velocissimo di atleti fosse l’occasione per riunire tante famiglie a fare un po’ di festa.

Obbiettivo centrato in pieno, come dimostrano le immagini ed il video che abbiamo messo a repertorio; un repertorio certamente più orientato a valorizzare questi bei momenti di vita in comune, che non quelli, pure importanti, agonistici.

E’ proprio Silvia Grua ad accoglierci, spiegandoci anche un altro motivo di orgoglio per questa giornata: è l’occasione per ricordare tre atleti di Villareggia, che hanno dato lustro al ciclismo nazionale, nel corso di 60 anni.

Un’avvertenza: per la presenza di un impianto radio nelle vicinanze, questa è purtroppo l’unica parte del video che ha subito qualche interferenza, ma le immagini dicono più di mille parole.

Bisogna sapere, quindi, che il primo cittadino di Villareggia a mietere allori nazionali fu, nel 1961, Dante Forlonio, campione italiano su pista.

Poi, nel 1984, Beppe Ariagno conquistò il primo gradino del podio nel Campionato italiano Amatori.

Infine, ultima, ma non certo per importanza, proprio lei, Silvia Grua che, nel 2021, quindi a 60 anni dalla prima impresa di un suo compaesano, si è segnalata per la conquista dell’… Everesting.

Di che si tratta? Ce ne parla lei stessa:
“lo sport mi ha aiutata a percorrere tante strade in salita, a 34 anni incontro la parola cancro e ho attinto dalla pratica agonista come affrontare quel difficile percorso e ho da allora continuato a voler testimoniare proprio come lo sport ci migliori la vita.

Il 4 settembre 2021 ho realizzato un sogno, ho effettuato un everesting in bicicletta sulla Broglina, salita della Serra morenica, raggiungendo il dislivello positivo di 8848 metri fatti in un’unica salita totalizzando 343 km in 18 ore e 11 minuti…ma tutto questo per raccogliere fondi per Fondazione Umberto Veronesi per la ricerca sui tumori femminili ed è stata raggiunta la cifra di quasi 14.000 euro.

Tutte queste emozioni le ho volute fermare nero su bianco e ho realizzato un altro sogno: ecco il mio libro”.

Il libro si intitola “I colori della salita”, significativamente sottotitolato “un sorriso alla vita, pedalando fino al tetto del mondo”.

Siamo certi che la storia di Silvia – sulla quale torneremo molto presto – emozionerà i nostri Lettori come ha emozionato noi.

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Il video e la gallery raccontano, come abbiamo anticipato di una giornata di festa, che ha visto impegnato tutto il paese, in particolar modo la Protezione Civile ed il Comune, nelle persone del Sindaco Fabrizio Salono e del Vice Sindaco Francangelo Carra.

Protagonisti gli sportivi, grandi e piccoli, ai quali tutti va anche il nostro ringraziamento per l’amichevole accoglienza che ci hanno riservato.

Per la cronaca: taglia per primo il traguardo ad Oropa  Tadej Pogacar, maglia rosa.

Ecco la gallery