Martedì scorso c’è stata la prima vera giornata di caldo, almeno qui al Nord, di questa anomala estate 2024. Per un giorno abbiamo vissuto in anticipo quella bella calura estiva che ci dovrebbe portare tra qualche settimana alla “vera” canicola.

Voi direte che quest’ultimo termine ricorda molto il cane, ed è vero. La mitica Treccani dice infatti che ci troviamo di fronte ad un sostantivo femminile che deriva dal latino “canicùla” (diminutivo di “canis”, che vuol dire proprio dire “cane”), cioè “cagnolino”. Si tratta del nome dato anticamente, e ancora in uso oggi, alla stella Sirio del Cane maggiore.

Nel nostro emisfero, il periodo del massimo caldo corrisponde infatti all’epoca nella quale il sole ha appena oltrepassato le costellazioni del Cane maggiore e del Cane minore. Di più si trova sul popolare (ma da verificare) strumento chiamato Wikipedia: qui dicono che Sirio, la stella più luminosa della costellazione del Cane Maggiore, sorge e tramonta con il Sole dal 24 luglio al 26 agosto (il periodo appunto della “canìcola”), secondo gli antichi, aggiungendo calore al sole.

Il nome della costellazione deriva probabilmente dagli antichi Egizi, in quanto avvertiva – come il cane da guardia – in merito all’arrivo del periodo delle inondazioni del Nilo. Secondo il sito “Sapere”, l’astro divenne la stella del cane poiché, secondo la tradizione greca, esso rappresenta uno dei due cani (Cane maggiore, Cane minore) che accompagnavano il gigante Orione nelle sue battute di caccia. Ma ritenevano anche che il suo scintillio potesse danneggiare i raccolti, o fosse simbolo di siccità, epidemie e rabbia.

I Romani sacrificavano un cane e una pecora, insieme a del vino, per scongiurare gli effetti negativi di questa stella. I Celti, invece, consideravano Sirio come una benedizione, e la sua levata segnava l’inizio del Lugnasad, una delle feste più importanti della cultura gaelica.

Ancora su Wikipedia, leggiamo che nel Medioevo la canicola grossomodo incominciava il 25 luglio, festa di San Cristoforo e terminava il 24 agosto. La chiamano anche gran caldo, afosità, calore soffocante, ardore, arsura, bollore, solleone, torridità, calura… Prepariamoci!