Durante la Festa dell’Uva assegnato il riconoscimento del Vino di Carema, organizzata dal Comune in collaborazione con le varie associazioni del paese, è andata in archivio sabato scorso con il ritorno (dopo due anni di assenza,causa Covid) dell’evento “Andar per cantine antiche”.

15 le cantine che hanno spalancato i portoni ai numerosi visitatori entusiasti di degustare gli ottimi vini e assaporare, durante la cena itinerante, i prelibati piatti tipici piemontesi.

Il clou della manifestazione era stato, però, domenica 25 settembre con la premiazione delle migliori uve.

L’ambito Grappolo d’Oro è stato assegnato a Mario Bosonetto, appassionato viticoltore, amante del buon vino, lavoratore instancabile (ha ereditato i geni dal nonno materno, Mosé Arvat) e uno dei pochi soci a segnalare in Cooperativa problemi di varia natura, eventuali malattie della vite e a collaborare con i tecnici sugli interventi da adottare per la prevenzione e la lotta alle malattie.

Al secondo posto si è classificato Oreste Vairetto Piccolo, sul terzo gradino del podio è salito Diego Bosonetto.

Il venerdì precedente era stata la volta della “Run in the vineyard”, gara podistica su strada con percorso collinare, mentre il sabato nella parrocchiale di San Martino Vescovo (nell’ambito del Festival musicale “Rosario Scalero”) è andato in scena il concerto di canzoni popolari piemontesi con la partecipazione della scuola secondaria di primo grado di Settimo Vittone e del Coretto di Carema.

Molto apprezzata la mostra fotografica “Actions for wine: la viticoltura caremese” allestita in maniera originale nei locali della Cantina Produttori: i 40 bellissimi scatti di David Mannarino hanno immortalato le attività svolte in vigna durante l’anno, dalla potatura alla legatura, dal taglio del legno per le travi (a sostegno della pergola) alla raccolta dei sarmenti… fino alla vendemmia.

Le fotografie non lasciano dubbi: la nostra è davvero una viticoltura eroica!

Sara Martinetti