Tre anni fa incontrai in una nota del volume sul tuchinaggio di Piero Venesia (edito 40 anni fa) che il documento di pace fra i nobili e le comunità “ribelli” nel Canavese era stato firmato nel 1391 in Ivrea a Casa Stria, “ora occupata dall’Istituto Moreno in via Siccardi”, e l’annotazione era anche in un bello studio di Lauro Mattalucci sulle decorazioni in cotto della facciata (nella foto).

Il professor Alessandro Barbero aveva studiato il tuchinaggio e lo stava facendo uscire dalla leggenda, ricostruendo una documentata analisi storica. Si poteva tentare uno studio storico che arrivasse a confermare l’indizio su Casa Stria di Venesia per cercarne la “vera storia”. Si poteva chiedere l’alleanza e l’aiuto al Liceo “Botta”, inquilino del Moreno, e alla classe dedicata all’educazione alla gestione dei beni culturali artistici, e insieme dare valore perché – comunque – in qualche parte di Ivrea (ma gli indizi erano a favore di Casa Stria) la storia del tuchinaggio aveva avuto conclusione nella pace, e da lì partire a favore del Moreno.

Così nacque l’idea di avere una “Casa della Pace”, da far conoscere e proporre per scoprire strade e strumenti della “pace canavesana”, a partire dalla conferma dell’ipotesi di Casa Stria come luogo della firma.

Barbero è venuto al Liceo “Botta” il 9 ottobre scorso a tracciare con analisi, insieme rigorosa e essenziale, la via che sia le comunità canavesane della fine del ‘300 che i Savoia usarono nella vicenda dell’unica rivolta territoriale italiana del medioevo. Presente un pubblico numeroso più dell’atteso, curioso e via via sorpreso dalla logica politica della pace firmata a Ivrea il 2 maggio 1391.

La “Casa della Pace” ha da fare programmi e studi in armonia con la storia educativa degli oltre 170 anni del Moreno, che ha incorporato fin dalla nascita Casa Stria. Con emozione è stato fotografato il documento originale di pace del 2 maggio 1391 che si conserva a Torino e che la ricerca degli allievi e professori del “Botta” ha scovato.

Oggi può nascere e aprirsi a tutti l’associazione “Moreno: Casa della Pace” per dare continuità all’attività di ricerca e di educazione alla pace.

I promotori fondatori, che hanno ora affidato la gestione a Paolo Buffa, invitano tutti all’adesion.

Ora si può unirsi e sostenere l’associazione della Casa della Pace: ringraziando il Rotary Club che ha fatto fare a sostegno la pubblicazione del libro (che si trova in offerta libera in alcune librerie) che raccoglie gli studi del professor Barbero; il Liceo “Botta” per l’adesione alla proposta di studio e lavoro e l’organizzazione dell’incontro di presentazione e lancio del libro; la Fondazione Crt per un primo stanziamento di sostegno per le ricerche; Carlo Ampollini per la manifestazione di lancio; Lauro Mattalucci per gli approfonditi studi delle terrecotte di Casa Stria; il Comune di Ivrea per il patrocinio.

Ettore Morezzi