In questi giorni l’associazione Casainsieme celebra 20 anni di attività. Nel marzo 1999 quattordici persone di varie estrazioni e competenze professionali si erano riunite in uno studio notarile per fondare il sodalizio. Non c’erano mezzi economici ancora disponibili, ma solo la volontà di provare a coinvolgere il territorio canavesano in un progetto di solidarietà e gratuità rivolto alle persone gravemente malate e alle loro famiglie.

Pur consapevole che per assistere queste persone era necessario utilizzare strumenti e figure professionalmente adeguate, l’associazione ha cercato fin dall’inizio di affermare il principio che la relazione di cura con il malato e la famiglia si fonda su valori e attenzioni che sono presenti all’interno di una famiglia, di una casa.

Tale motivazione si è estrinsecata in due obiettivi concreti: realizzare un hospice-centro di cure palliative e un centro diurno per malati di Alzheimer. Individuati questi traguardi, è iniziato un percorso che ha permesso di incontrare tante persone, che hanno creduto nell’importanza di questi obiettivi e offerto il proprio sostegno in questi venti anni. Persone che hanno contribuito nella loro veste di responsabili pubblici, dalla Regione a tanti Comuni, nella loro qualità di aderenti a enti e associazioni benefiche, o come privati cittadini. Il contributo è passato attraverso le scelte politiche, il sostegno morale, il sostegno economico, il sostegno fattivo delle opere.

Questi i risultati finora raggiunti: nel febbraio 2007 è iniziato il servizio di assistenza in hospice, che ad oggi si è preso cura di più di 1.400 persone e delle loro famiglie; nel marzo 2014 è iniziato il servizio di assistenza medica palliativa domiciliare, che ha finora riguardato più di 1.300 persone e relative famiglie; nel luglio 2018 è iniziato il servizio del centro diurno per malati di Alzheimer, che sta curando l’assistenza di 20 persone e delle loro famiglie.

Al di là dei numeri, Casainsieme con il lavoro di tutti i suoi operatori e i suoi volontari ha costantemente cercato di affermare il principio che è sempre possibile prendersi cura del malato, quale che sia la situazione della sua malattia. E continuerà ad operare perché questo principio diventi sempre più patrimonio della comunità, e diritto che il malato può chiedere che gli venga sempre riconosciuto.

Per festeggiare insieme a tutti gli amici, l’associazione ha organizzato per sabato 23 marzo alle 20 la Festa di Primavera all’anfiteatro “Angelo Burbatti” di Montalto Dora, con la cena preparata da Giovanni Allegro (chef Cascina Rosa, Istituto Tumori di Milano), con la collaborazione della scuola alberghiera Ciac di Ivrea e la musica del gruppo Eporedia Sound.

È necessario prenotare la cena al 339/11.09.583, info@casainsieme-onlus.it.