L’Amministrazione castellamontese ha deciso di prendere misure decise – attraverso sopralluoghi perlustrativi, verifica puntuale delle segnalazioni dei cittadini, verbali, indagini e denunce – contro l’abbandono indiscriminato dei rifiuti in qualsiasi zona del territorio comunale.

Si tratta di un fenomeno odioso, oltre che pericoloso per la salute pubblica: una manifestazione di assoluto disprezzo delle regole della civile convivenza diffusasi in modo allarmante negli ultimi tempi.

Non è raro che durante i sopralluoghi in siti agricoli o boschivi, o comunque appena isolati, si possa trovare di tutto: rifiuti domestici, materiali edili, legno e bancali, mobili, materassi e vestiti, parti di veicoli, elettrodomestici e materiale elettrico, cartoni e rifiuti ingombranti.

Tutto materiale che sarebbe possibile invece conferire (a titolo gratuito per i privati) direttamente all’ecocentro di via del Ghiaro, aperto tutti i giorni.

Molti invece preferiscono abbandonare di tutto sul territorio, generando situazioni di forte degrado.

C’è da dire che anche il livello di sensibilità rispetto al tema si è finalmente alzato nell’opinione pubblica: sono aumentate le segnalazioni dei cittadini, ciò che a volte consente il tempestivo intervento degli agenti della Polizia locale e dell’ispettore ambientale (una figura specifica in forza al servizio ambiente dell’Ufficio Tecnico comunale) per cogliere in flagranza i trasgressori, elevando sanzioni per abbandono dei rifiuti e invitando i responsabili a ripulire.

È quanto accaduto la scorsa settimana, quando un uomo di nazionalità italiana è stato sorpreso a trasportare rifiuti per poi abbandonarli di fronte alle case Atc di via Barengo; o in località Benasso di Preparetto, scelta per lo smaltimento dei rifiuti da due soggetti che effettuavano attività di svuota cantine senza alcuna autorizzazione.

Ultimate le indagini, nei loro confronti saranno irrogate sanzioni che sono pesanti dal punto di vista pecuniario e non solo: nel caso di privati, l’abbandono è punito con la sanzione amministrativa di 600 euro prevista dal Testo unico ambientale e di 100 euro dal Regolamento di Polizia urbana; se invece ad essere responsabile dello scarico abusivo è una ditta, il titolare è punito con multe che vanno da 2 mila 600 a 26 mila euro, accompagnate da una pena da 3 mesi a 1 anno (raddoppiata se si tratta di materiale pericoloso per la salute).

Quello dell’abbandono dei rifiuti è un problema che riguarda tutte le città – spiega l’assessore all’Ambiente Patrizia Addis –. Come Amministrazione, abbiamo messo in campo una strategia per contrastare il fenomeno, che su un territorio vasto come il nostro assume dimensioni significative, soprattutto nelle aree isolate e nei quartieri. Stiamo lavorando in sinergia con i residenti che conoscono il territorio, raccogliendo le loro segnalazioni. Abbiamo ottimizzato i tempi di intervento e di risposta: l’ispettore ambientale interviene su segnalazione dei cittadini o perché, nei sopralluoghi perlustrativi, è testimone di attività di abbandono, come nell’ultimo caso della fine di marzo. Viene redatto il verbale di accertamenti, rilievi e/o ispezione di cose e luoghi diversi dalla privata dimora e quindi la gestione passa al Comando dei nostri Vigili, che invitano il responsabile dell’abbandono per interrogarlo ed elevare la sanzione o mandare avanti le denunce con notizia di reato in Procura”.

La collaborazione dei cittadini è fondamentale, ma presto avremo un’arma in più – aggiunge il sindaco Pasquale Mazza –. A breve verranno infatti installate diverse fototrappole sul territorio per tenere sotto controllo i siti di abbandono consueti: le immagini che immortaleranno i trasgressori saranno utilizzate come prove per far scattare multe e denunce, in modo da scoraggiare questa pratica incivile e pericolosa per l’uomo e per l’ambiente”.

m.v.

Redazione Web