(Fabrizio Dassano)

Buon Anno! Anche se, a dirla tutta, pur appena iniziato è già tutto un problema questo 2020.

Intanto non si potrà abbreviare l’anno in “20” sugli assegni, dicono gli esperti delle banche, perché qualche malandrino potrebbe facilmente retrodatarlo aggiungendo due cifre (trasformandolo in 20-19, 20-18, 20-17, eccetera).

Sulle chat telefoniche si organizzano preghiere collettive per chiedere la pioggia per l’Australia per spegnere i più vasti incendi mai registrati in quel continente, colpa del cambiamento climatico e dei 200 piromani già arrestati. Del resto a fuoco vanno anche i presepi nostrani, per colpa del cambiamento comportamentale umano occidentale.

L’Anno Nuovo è iniziato all’insegna della tecnologia che sembra non mancare mai in ogni luogo: un drone ha lanciato due missili aria terra uccidendo 9 persone per uccidere due uomini che poco hanno a che fare con la pace: infatti sembra di essere sull’orlo di una guerra imminente in Iran e in Iraq. Ressa per i funerali nella città di Soleimani, 50 morti. L’Iran lancia missili contro basi Usa in Iraq, rivendicando in un primo bilancio di aver fatto almeno 80 morti. Colpita anche la base di Erbil, dove è presente il contingente italiano: i nostri soldati sarebbero tutti illesi. La Guardia Rivoluzionaria del regime iraniano dichiara che: “La feroce vendetta è iniziata. Distrutta la base militare di al-Asad”. Schizza il prezzo del petrolio ma dalla Casa Bianca il presidente Trump dice: “Va tutto bene, domani una dichiarazione”.

Più vicino a noi “Tripoli bel suol d’amore!” scritta da Giovanni Corvetto e musicato da Colombino Arona nel 1911, la cantava mio bisnonno, sergente dei bersaglieri nel 1911-12 nella guerra italo-turca e lo ricantava mio nonno del 25° reggimento di artiglieria dell’Assietta alla fine degli anni ’30 in servizio militare a Derna: qui l’Anno Nuovo ha riportato i Turchi in Libia e le fazioni si combattono e per Tripoli ancora si uccide…

Il Nuovo Anno ha visto precipitare e anche ritrovare il bolide di Capodanno, intercettato dalla rete Prisma, che con videocamere installate in tutta Italia sorveglia il cielo 24 ore su 24; una rete a cui partecipano osservatori astronomici professionali e amatoriali, università, planetari, associazioni culturali, istituti scolastici e privati. “È un successo di tutti noi, il risultato di un perfetto gioco di squadra”, ha detto il coordinatore della rete Daniele Gardiol, dell’Osservatorio Astrofisico di Torino.

Ma la notizia più inquietante viene dal Canile Rifugio di Torino: a disposizione il Calendario 2020 che verrà regalato a fronte di una donazione di cibo per… gatti! L’assessore torinese Alberto Unia ha dichiarato il 2020 anno del gatto nel capoluogo subalpino…

Negli stessi istanti, un miliardo e quattrocentouno milioni e cinquecentottantaseimila cinesi, pari a circa il 19,5% della popolazione mondiale, hanno festeggiato il 2020 come l’anno del topo…

Buon Anno!