IVREA – Per definire Bartolomeo I, si potrebbero usare le parole di Papa Benedetto XVI quando di lui disse che era “un Patriarca davvero Ecumenico”, o quelle di Papa Francesco che lo indicò come “un vero Pontifex”.

Bartolomeo I, Patriarca Ecumenico e Arcivescovo di Costantinopoli, ama uscire dalla sua residenza al Fanar, nel quartiere greco di Istanbul; incontra governanti, effettua numerose visite anche alle Chiese cattoliche in Italia, percorre le strade di molti Paesi in Europa e non solo. È il suo modo di esprimere l’ecumenicità.

Dall’inizio del suo servizio patriarcale ha intessuto rapporti intensi con la Chiesa di Roma; con Papa Giovanni Paolo II, poi con Benedetto XVI al quale era legato da una vera e propria amicizia. La sua vicinanza a Roma, ai Romani Pontefici e alla Chiesa Cattolica, deriva anche dal fatto che il Patriarca da giovane diacono aveva perfezionato i suoi studi teologici proprio nella Città eterna, presso il Pontificio Istituto Orientale dell’Università Gregoriana discutendo poi la tesi di dottorato “sulla codificazione dei canoni e dei Decreti canonici nella Chiesa Ortodossa”.

La sua apertura di mente e di cuore, all’interno e fuori dell’Ortodossia, è favorita anche dalla conoscenza delle lingue, almeno 7, tra cui italiano, turco, inglese, latino, greco, tedesco… Il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I è stato per 20 anni Direttore della Segreteria del suo predecessore Sua Santità Demetrio. Fu questi, nel 1990, a nominarlo e ordinarlo Vescovo per l’antica ed importante sede metropolitana di Calcedonia. Nel 1991, alla morte del Patriarca Demetrio, il Santo Sinodo lo nomina suo successore.

Nel servizio patriarcale di Bartolomeo I risplendono tre grandi caratteristiche: la volontà di unità di tutto il mondo ortodosso, il dialogo intenso e fraterno con la Chiesa Cattolica, la sensibilità per la salvaguardia del Creato.

Papa Francesco, appena eletto alla Cattedra di Pietro, invitò il Patriarca Bartolomeo I alla Messa di intronizzazione: era il 19 marzo 2013 ed era la prima volta che un Patriarca Ecumenico partecipava all’insediamento del Pontefice romano. Uomo di grande umanità, accogliente, instancabile nonostante la sua età – il 29 febbraio scorso ha compiuto 84 anni – è considerato uno dei più grandi uomini di Chiesa.

La visita del Patriarca ad Ivrea onora la Diocesi e la Città ed è riconducibile a due motivi principali: l’amicizia con il Vescovo Edoardo che gli rese visita ad Istanbul (alcune foto di queste pagine ad essa si riferiscono) e la comune devozione per i santi martiri cristiani del I millennio, tra i quali ha il suo posto anche il nostro Patrono San Savino. Ecumenismo del sangue; ecumenismo della santità; ecumenismo della fraterna amicizia.