Sabato 8 ottobre l’Avulss chivassese ha festeggiato i primi quarant’anni di attività con una bella cerimonia nel teatro dell’oratorio.
Erano presenti moltissimi volontari che, nel corso del tempo, si sono prodigati per aiutare chi era in difficoltà.
La presidente Giulia Menchetti ha ringraziato innanzitutto otto persone che, fin dalla fondazione, avevano dato la loro disponibilità per le attività programmate, che consistevano nell’assistenza in ospedale, in casa di riposo e a domicilio.
Erano coordinatori dei volontari e la loro dedizione è stata encomiabile.
Mariuccia Squara ha regalato molte ore all’assistenza in Pronto soccorso nel nosocomio chivassese, Caterina Gerardi, Mariangela Gozzola, Olga Testa, Ida Serafino erano presenti in ospedale durante la somministrazione dei pasti, insieme ad altri, per aiutare chi non riusciva a mangiare da solo, Franco Piacentini si occupava della casa di riposo e Susana Actis Giorgetto aveva l’incarico di coordinare chi si recava a domicilio.
Infine la dottoressa Ida Marcer era la responsabile della sezione culturale.
Il primo presidente dell’associazione era stato Giovanni Torasso sostituito, poi, da Giulio Gozzola; il primo corso di formazione per i volontari era stato tenuto da Mariuccia Quassolo di Ivrea.
Da allora l’Avulss è cresciuta e si sono aggiunti l’assistenza ai ragazzi con difficoltà scolastiche, l’accompagnamento verso i luoghi di cura, lo sportello di aiuto e servizio (nato da poco), l’attività presso il centro Alzheimer dell’Asl a Volpiano, la raccolta di cibo per il banco alimentare e, soprattutto, la volontà di ascoltare chi è solo o attraversa momenti difficili.
Giulia ha ricordato alcuni problemi che si sono presentati nel corso del tempo, per esempio il non possedere un’auto per trasportare i richiedenti a una visita specialistica.
Tuttavia ha sempre trovato aiuto, e ha ricordato la Croce Rossa locale, che spesso concedeva l’uso di un’auto.
Ora questo problema non sussiste più perché l’associazione ha a disposizione una macchina donata dai Lions.
È stato un grande grazie a 360 sessanta gradi.
Inoltre la presidente ha tenuto a precisare che l’Avulss non si sostituisce agli enti, ma agisce sempre al loro fianco: i volontari sono semplici persone che aiutano le persone.
La presidente ha poi invitato Beppe Valesio, autore del libro “I ricami dell’anima” per proporre una riflessione sul lavoro sociale che l’Avulss porta avanti.
Valesio sostiene che dalla Bibbia viene l’input per il nostro vivere, soprattutto per chi si dedica agli altri.
Al centro del Vangelo, il principio divino all’origine di tutto. Gesù porta l’’individualità e il lavoro interiore che deve contraddistinguere il credente, che incontra anche delle difficoltà ma che riesce a superarle grazie alla comunicazione con gli altri e alla consapevolezza di essere sullo stesso sentiero che porta a vivere secondo ciò che è dentro di noi.
La festa è proseguita nel cortile della parrocchia con un rinfresco, assai gradito dai partecipanti.
La domenica mattina i volontari hanno partecipato alla Messa delle 11,15 in Duomo, per ringraziare il Signore per ciò che Egli ha donato in questi 40 anni.
Don Davide, nell’omelia, ha messo in evidenza l’importanza del volontariato nella nostra società.
Franca Sarasso