Giovedì 23 febbraio, al teatro dell’Oratorio “Carletti”, la Filarmonica Città di Chivasso ha tenuto un eccellente concerto, inserito nel calendario del Carnevale, in presenza della Corte 2023, finalizzato anche a dare inizio alle celebrazioni per i 175 anni di attività della banda.
Infatti, come ha ricordato il presidente del sodalizio Walter Gamba, la banda cittadina fu chiamata nel 1848, in occasione della promulgazione dello Statuto Albertino, dal re Carlo Alberto a suonare a Torino.
“Partuma, fieui, par andé a suné a Turin”, recitano le carte di allora.
Attualmente i musici che suonano sono una cinquantina, magistralmente diretti da Lorenzo Franchi, suonatore di trombone, arrangiatore anche di molti brani in repertorio.
Giovedì sera è stata presentata la new entry della banda: Alessandro Alfano, batterista di soli 12 anni.
E nella serata i componenti del sodalizio musicale hanno festeggiato il maestro Franchi che, da 30 anni, sale sul podio a dirigere i suoi ragazzi.
Prima di lui era Alberto Gamba, papà di Walter, suonatore di tromba, ad arringare i musici.
Certamente Lorenzo ha dato una nuova impronta alla musica proposta: colonne sonore, musiche rock, pop, jazz, musical e, ovviamente, la musica classica e operistica.
Il maestro Franchi è personaggio molto noto in città anche in quanto segretario del reparto Ortopedia del nosocomio cittadino; e anche il suo papà Giacomo ha trascorso la sua vita lavorativa in ospedale: era uno dei portieri, quando si entrava da corso Galileo Ferraris.
Giovedì sono state eseguite musiche di Stevie Wonder, Bob Marley, Quincy Jones, Joe Zawinul e Billie Joe Armstrong.
Inoltre ha partecipato al concerto anche il Tsb Gospel Choir: dieci donne e tre uomini, diretti da Gianluca Franco, saxofonista della Filarmonica, che hanno cantato “Venus”, lanciato nel 1969 dagli Shocking Blue, “Long train runnin” dei Doobie Brothers, “Aquarius” e “Let the sunshine in” dal musical “Hair”.
In platea Bele Tôlere e Abbà dei passati Carnevali, insieme a molto spettatori, hanno applaudito i ragazzi che erano stipati sul palco. franca sarasso
Redazione Web