Dopo cinque settimane di giochi, musica, disegno e riflessione religiosa si sono conclusi, venerdì scorso, i centri estivi della parrocchia del Duomo di Chivasso.

Don Davide Smiderle, al termine dell’anno scolastico, il 13 giugno aveva dato il via alle attività che per molte famiglie sono state un vero sollievo, per l’assistenza ai bambini in vacanza: se non ci sono i nonni disponibili, i centri estivi diventano indispensabili.

La giornata, dalle 9 alle 16,30, era scandita dai vari momenti organizzati da animatori ed educatori.

Dopo la sigla, ballata e cantata in cortile, i ragazzi si riunivano nel teatro dell’oratorio per la preghiera e la riflessione religiosa. Quest’anno gli animatori avevano scelto una storia ambientata in un parco divertimenti, e ogni giorno presentavano, con una scenetta, un episodio della stessa.

Da questa animazione emergeva una parola-chiave che si legava a un passo del Vangelo e che dava il via alla riflessione.

Con la parola “accoglienza” si è messo in luce il “” di Maria, con “affannarsi” ci si è soffermati sulla permanenza di Gesù nella casa di Marta e Maria e sul bisogno della preghiera, ma anche del servizio agli altri.

Dopo questa prima parte, che durava circa 45 minuti, si andava a giocare in cortile con la squadra di appartenenza: ovviamente gli animatori cambiavano i giochi continuamente.

Ma c’era anche chi continuava a stare in teatro per cantare o suonare sul grande pianoforte di Dario Lavesero, o strimpellare con l’ukulele, piccola chitarra di origine hawaiana.

Qualcuno si fermava a fare compiti, altri disegnavano.

Poi il momento del pranzo e poi ancora i giochi. Alcuni pomeriggi i ragazzi si recavano al parco del Mauriziano dove la temperatura era certamente più accettabile all’ombra dei grandi alberi che ornano l’oasi verde di Chivasso.

Al rientro la merenda e quindi a casa.

Al giovedì la gita: Brusson, Gressoney e Andrate, e due volte al parco di Ondaland.

In queste cinque settimane si sono tenute anche lezioni di catechismo per chi non aveva potuto frequentare quello invernale, in vista della Prima Comunione o della Cresima a fine estate.

Sedici gli iscritti, tutti molto interessati e partecipi; prima di tutto la preghiera e poi catechesi sul Vangelo, sui Sacramenti e così via. Sabato 16 luglio, festa della Madonna del Carmine, è stata celebrata la Messa in Duomo cui è seguita la tradizionale processione, con la statua della Vergine con il Bambino in braccio e lo Scapolare, che si è snodata dal Duomo lungo via Torino, piazza Carletti, via San Marco, via Roma per tornare in via Torino e rientrare in Duomo.

Molti i ragazzi e gli adulti che hanno partecipato alla funzione, a dispetto delle temperature roventi.

E al termine ancora in oratorio per il momento conviviale, giochi, corse e calci al pallone.

Attualmente l’oratorio chivassese si è trasferito a Champorcher nella Casa alpina cesanese, per due settimane di giochi e vacanza.

Per molti ragazzi sarà la prima esperienza senza genitori al seguito, per altri no: di certo tutti respireranno aria più fresca di quella che, invece, opprime chi resta a Chivasso.

Franca Sarasso