Un saluto affettuoso e commosso, quello che la città e il chivassese tutto – attraverso il sindaco Claudio Castello, il consigliere regionale Gianluca Gavazza, gli amministratori dell’Area omogenea 10 e i rappresentanti delle associazioni d’Arma – hanno tributato al maggiore Luca Giacolla, che dopo cinque anni alla guida della Compagnia dei Carabinieri di Chivasso si è trasferito a Savigliano. Gli è subentrato il capitano Urbano Marrese, giunto nei giorni scorsi da Reggio Calabria dove svolgeva un incarico ai vertici del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia del capoluogo.
A ospitare la festa per il saluto al maggiore Giacolla è stato l’auditorium della Croce Rossa, il cui presidente Bruno Borsano ha fatto gli onori di casa.
“I nostri vicini di casa, simpatici e sempre pronti a collaborare “ha detto il maggiore Giacolla, che nel suo discorso ha ricordato come questi anni siano stati intensi e ricchi di avvenimenti, alcuni dei quali inediti per tutti.
Toccante il ricordo della pandemia, “quando tutti ci siamo ritrovati a combattere un nemico invisibile di cui non sapevamo nulla”, ha detto Giacolla, che ha voluto ringraziare i presenti per avere, a vario titolo, collaborato con l’Arma per tutelare i cittadini in un momento particolarmente difficile.
Il ringraziamento più sentito è andato agli uomini della Compagnia di Chivasso, per il loro impegno e il supporto quotidiano nella difesa del territorio.
Il maggiore Giacolla ha ricevuto in regalo un quadro con alcune cartoline dipinte ritraenti gli scorci più belli della città: un dono che, ha assicurato, avrà un posto speciale nel suo nuovo ufficio di Savigliano.
In segno di benvenuto, il capitano Marrese ha ricevuto, invece, un ritratto del generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, di cui, pochi giorni dopo, è stato ricordato il 40° anniversario della morte, nella strage di via Carini: una figura, ha sottolineato Marrese, che ha ispirato la sua decisione di entrare nell’Arma dei Carabinieri.