Non si può che impetrare alla Madonna, Signora del Rosario, come Lei stessa si presentò ai tre “pastorinos” in quel lontano 13 ottobre 1917, che si avveri ancora quanto allora Ella preconizzò: “La guerra sta per finire ed i militari ritorneranno presto alle loro case”.

Voglia il Cielo che anche oggi, in questa tormentata epoca, in questa nuovamente martoriata Europa, nella Santa Terra dove venne al Mondo il Redentore, le guerre finiscano presto, tacciano le armi, riprenda il dialogo, i militari possano tornare alle loro famiglie.

Davvero, non si sarebbe potuto scegliere un momento di più stringente attualità per “invitare” la Madonna di Fatima a Chivasso.

 

Una settimana, quella che si conclude oggi, domenica 15 ottobre, in cui tanta gente si è riunita attorno al Parroco Don Davide Smiderle per dire il proprio “sì” all’invito di Maria: pregare il Santo Rosario, pentirsi, convertirsi, pregare per i peccatori.

Della giornata di venerdì 13 ottobre scorso, proponiamo un documento filmato che, nel corso di circa mezz’ora, ripercorre ampi stralci della Liturgia e della processione.

La S.Messa, presieduta da Don Davide, ha offerto le Letture del Tempo Ordinario (Gl 1,13-15; 2,1-2; Sal.9; Lc 11, 15-26.) parse provvidenzialmente così disposte in questo giorno, talchè il Parroco ha potuto intrattenersi con parole persuasive proprio su un tema cui la spiritualità di Fatima pare particolarmente afferente: il combattimento spirituale.

Ma è importante ascoltare integralmente l’omelia, che presenta spunti di riflessione sui quali è bene tornare spesso.

I Celebranti sono stati coadiuvati, nel momento dell’Eucarestia, dalle Suore Figlie di Santa Maria di Leuca, presenti particolarmente numerose.

La processione si è snodata per le vie della città, accolta con favore dalla gente, che ha compreso come l’azione liturgica rappresenti un modo per dire che l’amore della Beata Vergine Maria è offerto a tutti, a ogni uomo e donna che lo voglia accogliere, perché la salvezza, la gioia dell’incontro con Cristo, sono una mano sempre tesa, una porta sempre aperta, una promessa che non delude, solo che ad essa apriamo il nostro cuore, che si voglia assecondare la nostra vocazione alla santità, come illustra con particolare chiarezza ed eloquenza la via mariana alla santità.

Molto apprezzata anche la preghiera dei rappresentanti dell’Associazione dei Templari cattolici.

Infine, merita ancora un ringraziamento particolare, per l’impegno posto e per il talento dimostrato, Emanuele Racco, il giovanissimo organista che ha animato la Liturgia.