La scorsa settimana sono partiti per l’ultimo viaggio due personaggi molto noti e ben voluti dai chivassesi: Beppe Germanetti ed Elio Pistono, accomunati – si dice il caso… – dalla professione degli antenati.

Tutti e due, infatti, discendono da famiglie di mugnai.

Il papà di Beppe aveva il mulino San Martino, nella zona che, ora, chiamiamo Borgo Sud-Est. Esiste ancora lo stabile del mulino che si trova nei pressi della nuova via che costeggia il Canale Cavour, dopo il ponte ferroviario della linea Chivasso-Asti.

Ma aveva anche un negozio di granaglie in via del Collegio, ai tempi della Seconda Guerra Mondiale.

La mamma era una “mitica” maestra elementare: chi scrive la ricorda molto bene perché era la sua commissaria all’esame di quinta elementare.

Beppe aveva conseguito il diploma di ragioniere all’Istituto Salesiano di San Benigno e si era poi impiegato nella ditta Pastore di Torino quella, per intenderci, che fabbricava le serrande dei garage.

È stato un uomo dedito – come ha ricordato don Davide nell’omelia del funerale – alla famiglia, al lavoro e aveva saputo utilizzare le sue doti (le pubbliche relazioni…) nel sociale.

Gli piaceva chiacchierare, e chiacchierava moltissimo; era stato da subito socio e consigliere della Pro Chivasso L’Agricola e, sempre in quel sodalizio, aveva ricoperto la carica di vicepresidente nella gestione di Bruno Pasteris.

Amava molto viaggiare, e per l’Agricola organizzava ogni anno la gita sociale.

Ma era anche tesoriere dell’Unione degli ex allievi di San Benigno. Aveva moltissimi amici e lo si vedeva al bar per il caffè, oppure a spasso con la moglie Piera.

Elio Pistono era invece titolare di un’autoscuola. Negli anni ‘60 a Chivasso tre erano le autoscuole: la sua, quella dei fratelli Paviotti e quella di Pirolini.

In quegli anni avere la patente voleva dire fare un salto di qualità nella società, e tutti correvano a prendere il permesso di guida. Anche il padre di Elio aveva un mulino: il mulino Pistono, che sorgeva in fondo a via Po dove adesso vi è un grandissimo palazzo, e qui aveva gli uffici l’autoscuola.

La mamma proveniva dalla regione Baione, in località Mosche, e con la mamma Elio ebbe un rapporto molto stretto.

Dopo la sua morte aveva sposato Elsa, impiegata dell’ufficio di stato civile del Comune di Chivasso, che però l’aveva lasciato solo già da parecchio tempo.

Ora viveva nella casa di riposo di Cavagnolo.

Con Beppe ed Elio se ne sono andate due persone che, nel loro piccolo, hanno contribuito al bene della città e a farla conoscere anche fuori dalle sue mura.

Franca Sarasso