Si sono svolti nei giorni scorsi rilevamenti e prelievi dei tecnici di Arpa Piemonte per far luce sul “giallo” della presunta moria di pesci nel Po.
I tecnici avevano già eseguito analoghi interventi sullo stesso fiume e sulla Dora Riparia: l’obiettivo, ora, è capire se via sia una correlazione fra i due eventi. Sul territorio comunale i rilievi si sono concentrati nell’area dove il rio Orchetto si getta nel fiume.
“La quantità di pesci morti, presenti nel corpo idrico nel tardo pomeriggio di domenica scorsa (20 novembre) – si legge in una nota dell’Arpa –, si era ridotta, ma il comportamento anomalo della fauna ittica ha indotto i tecnici a effettuare campionamenti ai fini di comprenderne la causa”. L’assessore all’Ambiente, Fabrizio Debernardi, ha fornito una versione diversa del fenomeno osservato, dicendo di aver effettuato personalmente un sopralluogo verificando che i pesci – carpe regine – sono vivi e tutti assembrati nell’ultimo tratto del rio Orchetto.
Probabile che il fenomeno sia dovuto al fatto che in quel punto l‘acqua è ferma e più calda di quella del Po; oppure la scarsa presenza di acqua ha reso possibile una proliferazione di alghe che portano a una carenza di ossigeno, causando problemi alla fauna.
Monitoraggi e rilievi di Arpa dovrebbero dare una risposta definitiva e soprattutto chiarire se e come intervenire.
I pescatori che per primi hanno dato l’allarme hanno sottolineato come una popolazione così massiccia di carpe non si vedesse da decenni.
Redazione Web