Mercoledì 10 maggio nella chiesa parrocchiale della Madonna del Rosario si è tenuto il concerto straordinario “Splendori del Barocco”, proposto da “Chivasso in musica” in occasione del centenario della nascita di don Giovanni Fluttero.
Il vescovo Edoardo, che nel tardo pomeriggio aveva impartito la Cresima, ha assistito accanto a Chiara, nipote del primo prevosto della parrocchia, allo spettacolo musicale eseguito magistralmente dall’Ensemble Andromeda e dall’organista Luca Benedicti.
Prima dell’inizio delle esecuzioni musicali, Leonarda Fatibene ha donato a don Giampiero Valerio, attuale parroco, due fotografie da lei scattate il 3 ottobre 1972, in occasione della posa della prima pietra della chiesa.
In una di esse si riconoscono monsignor Luigi Bettazzi, don Piero Bertotti, il cappellano di Borgoregio don Giuseppe Rosso, l’allora sindaco Giovanni Chiavarino oltre, naturalmente, a don Giovanni che firmava “l’atto di nascita” della nuova chiesa.
Nell’altra, la posa della prima pietra.
L’Ensemble Andromeda è formato da quattro maestri – due violinisti, un violista e un violoncellista – specializzati nell’esecuzione di musica antica secondo la prassi dell’epoca, con l’intento di trasmettere il patrimonio musicale antico alle nuove generazioni.
Il nome del quartetto deriva dal titolo dell’opera vivaldiana “Andromeda liberata”.
L’organista Luca Benedicti è laureato al Conservatorio “Ghedini” di Cuneo, tiene concerti in Italia e all’estero, collabora con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, con il coro “Stefano Tempia” di Torino ed è direttore artistico di due rassegne organistiche internazionali.
Sono stati eseguiti brani di Bach, Von Biber, Telemann, Händel, Pachelbel e Pasquini.
Al quartetto solo è spettata l’esecuzione dell’Arien à 4 di Von Biber e la Sonata a 4 di Telemann; la Toccata con lo Scherzo del Cucco di Pasquini è stata eseguita solo dall’organista, mentre tutti gli altri brani hanno visto la collaborazione del quartetto con il maestro Benedicti.
Alla fine il bis richiesto dal numeroso pubblico: è stato riproposto un movimento del Concerto in Fa Maggiore di Händel.
Da annotare il meraviglioso suono dell’organo, strumento che risale al 1865, costruito dai fratelli Serassi.
È stato possibile realizzare la serata grazie al contributo straordinario della Città di Chivasso.
Franca Sarasso
Redazione Web