I primi giorni di luglio hanno visto registrare un afflusso superiore alla norma, al Pronto soccorso dell’ospedale, di pazienti risultati positivi al Covid e necessitanti di ricovero immediato (non necessariamente per quella patologia). Per questo alcuni di loro sono stati forzatamente accolti in reparti “normali”.

A denunciarlo è stato il sindacato Nursind, per bocca del suo segretario provinciale Giuseppe Summa.

Rispetto ai precedenti periodi estivi – ha detto – il numero di pazienti Covid positivi è aumentato. Fortunatamente si tratta di forme non gravi, ma che allo stato attuale andrebbero comunque isolate. La commistione di pazienti positivi e negativi è una scelta azzardata e pericolosa: la possibilità che si sviluppino focolai all’interno dei servizi e dei presidi ospedalieri è pressoché certa, tenuto conto che molti reparti non sono adatti a garantire spazi adeguati all’isolamento dei pazienti e difficilmente le strutture ospedaliere potranno garantire percorsi puliti, oltre al fatto che se il personale sanitario nei reparti non sarà incrementato, si complicherà la gestione, non priva di rischi, dell’area sporca e quella pulita”.

La direzione dell’Asl – che incontrerà il sindacato – ha fatto sapere che “l’attivazione di posti letto Covid all’interno dei reparti ‘free’ è stata determinata da un improvviso picco di iperafflusso di pazienti positivi nei Dipartimenti di Emergenza e Accettazione, con necessità immediata di ricovero a fronte della saturazione temporanea dei posti letto nei reparti Covid dedicati. Le direzioni mediche ospedaliere con i reparti interessati, verificata l’impossibilità di ampliamento immediato dell’area Covid presso i Dea, hanno identificato alcuni pazienti, selezionati per assenza di sintomatologia Covid, ma con presenza solo di positività, che sono stati collocati in apposite aree identificate nel rispetto delle normali misure di protezione già adottate, sempre a tutela della prevenzione di ulteriori focolai. Non si è trattato, quindi, di una scelta organizzativa definitiva, ma di una risposta a una criticità temporanea”.