I giovani della parrocchie guidate da don Giampiero Valerio: pellegrini di Speranza.

E’ così che, in questo anno giubilare, il Signore vuole i giovani… pieni di desiderio, di volontà di incontrarlo e di camminare.

Circa 50 giovani con il cuore fervente d’amore hanno creato, ideato e animato la tappa della Via Vrucis di venerdì sera, tenutasi alla parrocchia Madonna del Santo Rosario di Chivasso.

Riuniti sotto lo stesso tetto, la cantoria che ha visto coinvolti

i tutti i giovani iscritti al pellegrinaggio giubilare (prenderà le mosse il prossimo 25 aprile, ma ne riparleremo…) insieme gli animatori   delle  due comunità e cappellanie,   hanno fatto rivivere parti della vita di Gesù preparando con cura ogni momento, con segni significativi  delle sette tappe previste.

Il Silenzio iniziale e il canto hanno fatto spazio ad una proiezione di un video sulla vita di Carlo Acutis, molto toccante, video che ha raccontato la bellezza della testimonianza di questo ragazzo adolescente che ha dedicato la sua vita al dono di sè , consapevole di non aver “sprecato neanche un attimo“ della sua vita in cose superflue per dedicarsi, invece, agli altri, agli umili e alla preghiera che è viatico per l’incontro con il Signore…

Ecco questo video ha voluto anticipare la via crucis per essere segno della speranza, segno di una vita di un cristiano che non ha paura davanti alla morte perchè sa, come Gesù che qualcosa di più immenso l’attende …l’amore di Dio… e che la luce vince il buio…la luce è la vittoria del bene sul male.

Iniziando la Via Crucis, ecco che Giusy e Leo (nomi dei  personaggi creati nella via crucis) ovvero i “pellegrini”  con le letture delle loro parti …hanno fatto entrare in punta di piedi la comunità presente a Gerusalemme, città di cui specchio è anche la Roma verso la quale tanti si metteranno in viaggio nel Giubileo Giovani previsto – come abbiamo anticipato poc’anzi –  il 25-26-27 aprile prossimi.

La  Prima tappa: L’ultima Cena :  ecco i dodici apostoli (foto raffigurata) riuniti attorno ad un tavolo con Pane e Vino e Gesù in mezzo a loro…

Tale rappresentazione ha riportato tutti i presenti in Chiesa, a fare memoria di questo momento importante … dove Gesù spezza il Pane, tra i discepoli e Istituisce l’Eucarestia …. Immenso Dono…pane di vita e di come Gesù ama e si mette al Servizio si china nella Lavanda dei piedi con umiltà e dono di sè

Ad ogni Tappa due ragazzi hanno  adagiato ai piedi di una grande croce in legno una candela, ad indicare la Luce della Fede e un “Segno” importante per stimolare la  meditazione su cui porre l’ attenzione con il proprio animo.

In questa prima tappa , il fagotto del pellegrino  con un pezzo di pane e la borraccia, ci ricordano l’Eucaristia, in cui Gesù si fa nutrimento per noi e lava ancora i piedi ai Suoi Discepoli.

Altri Passi significativi  si sono attraversati….

  • Seconda tappa: Gesù sul monte degli ulivi
  • Terza tappa: Gesù davanti al sinedrio
  • Quarta tappa: Simone aiuta Gesù a portare la croce
  • Quinta tappa: Gesù accanto ai ladroni
  • Sesta tappa: Gesù muore
  • Settima tappa: La Risurrezione

I segni, come i sandali, il bastone del pellegrino , hanno suscitato alla memoria la figura di Gesù… anche lui portava i sandali, anche lui ha percorso molte strade e durante il cammino lungo il Calvario  è inciampato più volte, è caduto così proprio come noi uomini cadiamo e ripercorriamo molte strade.

Mentre il Bastone è il bastone del pellegrino. Non serve a aggredire, ma ad appoggiarsi, sostenersi.

A volte è fondamentale poterci far reggere per non cadere.

Sì, perché il pellegrinaggio non è una passeggiata, così come ha sottolineato Don Gianpiero Valerio, non è una gita, è un vero cammino in salita per riscoprire se stessi, riscoprire l’unità con il Signore ed è un cammino arduo che però punta al raggiungimento dell’ amore vero… 

Ancora un segno: il  mantello di pellegrini.

Certo, è utile quando fa freddo, ma è bellissimo poterlo condividere con chi non ne ha quando ci si ferma insieme.

Il mantello  ha indotto la preghiera nel chiedere al Signore più generosità…perchè il mantello è più ampio di quanto occorre ad ognuno, non è un cappotto o una giacca: è segno di un cuore grande.

Poi ancora.. la conchiglia: il segno della conchiglia che il pellegrino tiene attaccata allo zaino come strumento utile per bere alle fontane.

La conchiglia non è una borraccia, ma ha bisogno di una fonte, ovvero Gesù, la nostra fonte, che è dono di Dio e ci ricorda che per ricevere i doni di Dio dobbiamo chinarci e farci aiutare.

Nella sesta Tappa si rinnova la rappresentazione del sacrificio di Gesù che muore in croce.

L’ultima tappa – Gesù risorto – una preghiera molto significativa  ha sottolineato il desiderio  di tutti i ragazzi di vivere nel cuore  la gioia del cristo risorto….di saper vedere i segni della sua risurrezione nelle azioni buone e di crescere insieme come amici nel vivere tutto ciò che la vita gli presenta ogni giorno.

La Via Crucis  si è conclusa con  una esortazione benedicente: “La pace del Signore sia con te” e di come “ lo scambio della pace “  detto  con sincerità rafforzi  le intenzioni del bene nella vita di tutti.

Don Gianpiero Valerio ha concluso  questa preziosa azione liturgica ricordando l’importanza della Preghiera lungo il cammino, donando ai ragazzi il “Rosario del Giubileo” , non un semplice gadget ma un vero strumento di preghiera che potrà accompagnare i momenti di pellegrinaggio e scandire gli attimi di raccoglimento.

Don Gianpiero Valerio ha ricordato altresì  che celebrare una via Crucis   è già vivere con il cuore  un pellegrinaggio è trovare la forza di rialzarsi.

Anzitutto perché Gesù arriva al dono di sé dopo aver camminato tanto, con i discepoli, in mezzo a tanta gente, amandola tanto, lasciandosi cambiare da essa.

Ci ha ricordato un Dio che passa in mezzo e risana, ama, sorride, rimette in piedi, si dona…in modo Gratuito…

Ecco che tutti i partecipanti, uscendo hanno avuto la vera intuizione nell’ animo di aver vissuto la Via Crucis e aver  camminato con Gesù vivo e presente nei loro cuori.

I ragazzi del Giubileo hanno proseguito la serata con canti giochi  fino alle Lodi mattutine del Sabato 12 aprile, insieme alla preziosa presenza della catechiste che stanno preparando e accompagneranno i ragazzi al pellegrinaggio hanno vissuto così un week end di ritiro parrocchiale … mantenendo viva la fiamma e il fervore per una prossima partenza verso Roma.

Il Parroco ed Catechisti giubilari, ringraziano la presenza viva della comunità in questa Via Crucis della Speranza vissuta insieme.

***

Per restare sempre aggiornati sulla comunicazione pastorale proposta da www.risvegliopopolare.it, è possibile iscriversi al nostro

Canale di Whatsapp – cliccando qui –

Ciascuno di Voi (ogni persona, Parrocchia, gruppo, Ente, Istituto) può inviare corrispondenze, appunti, fotografie, brevi filmati, anche utilizzando la casella mail dedicata all’edizione web

risveglioweb@risvegliopopolare.it

 che sarà come sempre scaricata ogni giorno.

Tutti i Vostri contributi saranno subito esaminati.

 Chi preferisce potrà utilizzare whatsapp al numero

 335 8457447 

Grazie

 ***