Carla Giannotti, docente di buddhismo indo-tibetano e saggista, ha intrattenuto il pubblico che venerdì scorso si è recato all’oratorio per il terzo incontro dell’Università del Dialogo.

La relatrice ha presentato i fondamenti della filosofia buddhista che ha come obiettivo principale il benessere e la felicità dell’uomo.

Buddha è l’illuminato, il risvegliato; il buddhismo è un insieme di tradizioni, sistemi di pensiero, tecniche di devozione individuali o collettive che risalgono al VI-V secolo a. C. diffuse in Asia.

Alla base della filosofia buddhista ci sono quattro verità: la sofferenza, l’origine della sofferenza, la cessazione della sofferenza e il sentiero della vita.

Gli uomini sono nati per soffrire e la sofferenza ha diversi stadi: la nascita, la malattia, la vecchiaia e la morte.

Ogni cambiamento, ogni separazione provoca in noi sofferenza; e aggiungiamo noi stessi ulteriore sofferenza se, con il nostro pensiero, facciamo entrare dati mentali negativi nella nostra psiche.

Ad esempio, se noi siamo insoddisfatti di una data situazione e vorremmo essere altrove e vivere in una condizione diversa, siamo costretti in un momento di grande sofferenza.

Questa però cessa nel momento in cui impariamo a dilatare lo spazio di mente e cuore.

Per stare bene si devono seguire delle rette vie, dirette alla parola, alle azioni e allo sforzo interiore: non parlare male del prossimo, non mentire, soprattutto a noi stessi, non uccidere, non rubare, guardare dentro di noi per migliorare.

Il miglioramento si ottiene con la meditazione, che permette di scrutare in noi stessi e vedere ciò che non va in noi.

La ricerca interiore porta alla trasformazione della reazione di ciò che si prova.

L’ira deve essere lasciata a riposo fino a che non sarà scomparsa dal nostro animo.

Inoltre la gentilezza, la fiducia, la gratitudine e il perdono sono atti di accoglienza, di grazia e di purificazione.

Infine ci sono quattro stati della mente incommensurabili: l’amore, la compassione, la gioia e l’equanimità.

Per poter raggiungere uno stadio di benessere dobbiamo pensare positivo e, soprattutto, dobbiamo augurare ogni bene a tutte le persone che incontriamo nella vita.

La relatrice, pur avendo esposto con dovizia di particolari le teorie buddhiste, avrebbe dovuto fare partecipe l’uditorio delle sue idee sulla spiritualità del Buddismo, visto che il tema dell’anno è “Religione e spiritualità”: non ci pare, però, che questo obiettivo sia stato raggiunto.

Prossimo incontro giovedì 16 febbraio, con il rabbino capo di Torino.

f.s

Redazione Web