Il primo treno turistico sulla linea Chivasso-Asti dovrebbe avviarsi questo autunno.

Intanto il 4 settembre i visitatori potranno ripetere, o provare per la prima volta, la divertente esperienza di percorrere la linea con i carrelli a pedali.

C’è soddisfazione fra le associazioni nate per promuovere la riapertura della linea, che ricordano come il percorso per “rimettere in moto” la ferrovia sia stato celere.

Era, infatti, il 19 maggio 2021 quando il circolo La Nostra Collina apriva a Lauriano la serie di banchetti per la raccolta firme in calce alla petizione a favore del ripristino completo della ferrovia: iniziativa che si era conclusa a Chivasso il 27 luglio successivo e aveva portato alla raccolta di 1.200 firme.

La petizione era stata tempestivamente presentata, il 2 novembre, al Consiglio di presidenza della Regione Piemonte presieduto da Stefano Allasia, che aveva ricevuto il referente del circolo, Elio Signoroni, per la consegna delle firme.

Un atto che aveva immediatamente messo in moto l’iter per il ripristino della ferrovia, in particolare della tratta Chivasso-Brozolo. Signoroni, in uno degli incontri della Commissione competente, aveva riconosciuto anche il grande lavoro svolto dal consigliere Gianluca Gavazza, e riassunto le motivazioni della petizione: “Mentre da un verso si sostiene la riapertura, già avviata per fini turistici, non si deve e non si può escludere il riavvio del sistema del servizio passeggeri. Il presupposto di base è che i vantaggi, sia economici che socio-ambientali, derivanti da un maggior utilizzo del treno a scapito dei mezzi su gomma, siano sostenibili”.

In questi giorni in Regione si sta discutendo il nuovo contratto del servizio ferroviario regionale, per questo La Nostra Collina ha rivolto al presidente Allasia un appello pressante: “Chiediamo ai consiglieri regionali di ‘non perdere il passo’. L’Europa investe fortemente sul treno: non perdete e non rinunciate a questa occasione. Il nostro territorio non solo rimarrebbe fermo a dodici anni fa, ma inevitabilmente avrebbe il destino segnato”.

Il circolo e le associazioni che promuovono il territorio attraversato dalla ferrovia sono al lavoro in previsione del ripristino dei servizi. “Siamo fiduciosi che la politica farà la sua parte – si conclude – non demolirà il nostro impegno e le aspettative dei nostri concittadini”.