Troppi i morti per incidenti dovuti ad alcool e droga
(Cristina Terribili)
Il numero delle morti sulle strade ha il sapore di una guerra, lo stanno dicendo tutti e noi anche.
In un tempo in cui altre guerre stanno funestando il nostro mondo, questa potremmo proprio risparmiarcela. Perché se ogni guerra può essere evitata con la diplomazia, ragionevolezza e mediazione, anche la guerra per i morti causati da chi si mette alla guida in stato di alterazione per aver bevuto o per aver assunto sostanze stupefacenti, si dovrebbe poter evitare – almeno in parte, abbassando considerevolmente il numero delle vittime – con la prevenzione e appellandosi alla coscienza di chi beve e pure di chi siede vicino a chi si mette alla guida senza essere nelle condizioni di farlo.
Di azioni, a contrasto di questo assurdo fenomeno, ne sono state fatte molte: dalle pubblicità-progresso alla limitazione di vendita di alcolici, passando per una persona che non beve e che, magari a turno, si mette alla guida sobrio.
Sono state inasprite le sanzioni fino all’incarcerazione, sono stati installati dispositivi avanzati di sicurezza, si stanno moltiplicando le ricerche per la messa in circolazione delle auto a guida autonoma…
Nel frattempo però le strade sembrano essere diventate il luogo più pericoloso da frequentare.
I ragazzi tedeschi falciati in Trentino sembravano birilli.
Un servizio realizzato per la trasmissione “Porta a porta” di martedì notte ha dato informazioni molto preoccupanti sull’abuso di alcool nei giovanissimi, ma molto poco in merito ad azioni di contrasto.
È sempre difficile trovare rimedi efficaci, più facile fare le statistiche! Interessante però quello che hanno detto i due genitori presenti in sala; tenere alto il controllo sui figli, svegliarsi quando arrivano anche tardissimo, annusarne l’alito per rendersi conto delle loro condizioni, conoscere gli amici dei figli per poter parlare con i loro genitori, per poter capire di chi potersi fidare.
Un modo per aiutare i giovani a crescere in maniera responsabile, che sarà utile quando toccherà a loro essere genitori altrettanto responsabili. Anche chi acquista il dispositivo in farmacia per fare l’alcool test è già una persona responsabile.
Chi ha però commesso gli omicidi stradali negli ultimi giorni, non era un adolescente. Le misure allora devono essere altre, devono essere pensate a diversi livelli, rinunciando tutti a quegli introiti che arrivano dalla vendita e dalla mescita di sostanze alcoliche.
Entra in gioco il discorso della vendita degli alcolici, delle illuminazioni stradali, dei servizi pubblici per evitare di guidare, forse si dovrebbero pubblicizzare maggiormente e incrementare quei servizi tipo “Guido al posto tuo” dove persone sicuramente capaci si mettono responsabilmente alla guida e accompagnano a casa persone non in grado di guidare.
Forse dovremmo essere in grado di fermare i nostri amici se li vediamo eccedere.
Ma più di tutto dobbiamo tenere a mente, e aiutare gli altri a fare altrettanto, che ogni nostra azione è una scelta, ma che non abbiamo alcun diritto di scegliere per la vita di un altro individuo, pensando che non sono state le persone investite a scegliere di farsi riaccompagnare da un’autoambulanza o da un carro funebre.