(f.z.) Nel lungo discorso di Gesù ai suoi discepoli, che prosegue i brani evangelici delle scorse domeniche, il Maestro dona parole di vita eterna, ma anche dei criteri per vivere correttamente nella società, in armonia con i fratelli. Precisando la sua condizione rispetto alla Legge e ai Profeti, “non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento”, Gesù ci mostra come i comandamenti vadano rispettati fino in fondo, poiché costituiscono le verità di fede; anzi, vanno anche insegnati e trasmessi, per essere grandi nel Regno dei Cieli.
Tuttavia, Gesù spiega che l’osservanza della Legge, da sola, non basta: occorre anche che le nostre azioni contengano carità e amore. Così, il quinto comandamento impone di non uccidere, ma il Signore ne estende il significato, fino a chiedere un profondo rispetto per tutti gli altri esseri umani. Il sesto comandamento chiede di non commettere adulterio, ma Gesù auspica un amore che porti fino alla purezza dei pensieri. L’ottavo, fondamento di ogni vivere civile, proibisce di mentire o giurare il falso, ma il Maestro raccomanda di non giurare affatto e di mantenere un parlare semplice e chiaro.
In questo passaggio dalla verità alla carità, assumono un grande rilievo le parole; esse, e le intenzioni con cui vengono pronunciate, possono essere equiparate sotto tutti i punti di vista alle azioni che compiamo durante la nostra vita. Le parole non solo non volano, come sostiene il classico proverbio, ma possono diventare pesanti come macigni e impossibili da rimuovere. Un parlare limpido, umile e non contraddittorio è ciò che può tenerci lontano dal Maligno.
Mt 5, 20-22a.27-28.33-34a.37 (forma breve)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e
dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrà ucciso
dovrà essere sottoposto al giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira
con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio.
Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”.
Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla,
ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Avete anche inteso che fu detto agli antichi:
“Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”.
Ma io vi dico: non giurate affatto.
Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal Maligno».