(Elisabetta Acide) – Addobbo della chiesa parrocchiale in occasione della festa patronale.
La chiesa parrocchiale si veste con i “limoni”, che  nella Bibbia sono simbolo, come ci ricorda il libro del  Levitico, dell’  “albero della purezza o della vita” a motivo del suo fogliame che non lasciava mai la pianta.
Segno che è simbolo della vitalità della comunità in festa.
I santi sono non soltanto un modello di vita cristiana dai quali possiamo molto imparare, ma anche le persone che intercedono per noi presso Dio.
I “Patroni” sono particolari protettori di una categoria o di una comunità.
Nel corso del tempo, tradizionalmente, i fedeli appartenenti a una determinata categoria si rivolgono al proprio santo patrono tramite preghiere od offerte votive al fine di ottenere l’ intercessione del santo in proprio o altrui favore.
Anche la comunità di Borgo Revel con i suoi 220 anni di storia, è devota ai suoi “Protettori” sant’ Anna e San Rocco.
Caratteristica dell’ organizzazione della festa religiosa e sociale è proprio questa: la comunità parrocchiale organizza i 4 giorni di feste e celebrazioni religiose e comunitarie in “autonomia”, come impegno dei gruppi parrocchiali; raro  esempio di comunità parrocchiale viva e vitale, che prega, che celebra, che gioisce, che lavora, che si impegna …
Essere comunità eèla forza della comunità della piccola borgata: una comunità in cammino che organizza insieme la festa dei santi patroni.
Il 2023 ha visto una festa patronale all’ insegna del “futuro”: tradizioni religiose e della Comunità sociale  locale e parrocchiale  con il gruppo  della parrocchia che da anni si occupa degli aspetti organizzativi e pratici delle tradizioni culinarie e partecipazione dei giovani dei gruppi parrocchiali per i giochi, le attività e gli intrattenimenti per bambini, ragazzi e giovani.
Accanto alla festa religiosa, dunque, la festa sociale, il ritrovarsi, il condividere, lo stare  insieme tra difficoltà e incomprensioni , tra cammini comuni e passi diversi , ma con L’ intenzione di essere “Comunità”.
Il parroco don Valerio D’ Amico,  domenica 27 agosto nell ’omelia, commentando il Vangelo del giorno, particolarmente significativo proprio per l’ occasione, rivolge ai presenti la domanda di Gesù: “ma voi chi dite che io sia?”.
Il programma pastorale partirà proprio da qui, dalla risposta della comunità e dalle risposte che ognuno saprà formulare, perché solo da quella risposta, dal cammino di fede di ciascuno si potrà proseguire .
I santi patroni sono dunque “esempio e stimolo”,  la mediazione e intercessione avviene nella “comunione dei santi” e nel corpo mistico di Cristo risorto, è “sempre Gesù Cristo a mediare” affinché Dio Padre conceda la Grazia.
La festa dei santi patroni, dunque, deve aiutarci a riflettere sul senso della “comunione” nella comunità.
Priori della festa Zanlorenzi Silvano e Almasio Franca, ai quali sono rivolti i ringraziamenti del parroco e della comunità.
Lunedì è proseguita la tradizione della s Messa in onore di S Rocco alle ore 10,30.
Purtroppo per quest’ anno la processione per le vie del borgo  non è stata possibile nei due giorni previsti, a causa del maltempo anche se, proprio lunedì i fedeli, al termine della celebrazione eucaristica, hanno portato le statue dei santi in una piccola  processione nella piazza della chiesa parrocchiale .
Un segno particolare quello della processione,  che ricorda la condizione della Chiesa – popolo in cammino, che sull’ esempio di  Cristo annuncia la salvezza, la notizia nuova del Vangelo.
Durante l’ omelia della santa Messa di lunedi 28 agosto, il parroco, nel commento alle letture del giorno, ha voluto ricordare, come Paolo di Tarso, proprio nella lettera ai fedeli di Tessalonica, conferma  che tutti i cristiani della comunità sono “Scelti” e “convocati” alla partecipazione all’ Eucarestia, alla “comunione”.
Sull’ esempio dei santi patroni, il parroco chiede l’ intercessione per ogni cristiano e per la parrocchia perché la fede sia sempre “salda” e venga trasmessa con una testimonianza radicale e convinta nella carità e nella Verità.
Per il 2024 priori saranno Raso Barbara e Rinaldi Renato e per il 2025 Raso Sabrina e Cara Ivan.
A loro le Preghiere della comunità affinché per intercessione dei santi patroni, tutti possano crescere e progredire per L’ edificazione della chiesa.
Ancora un giorno di festa, dove tutti insieme, si ha l’occasione di ripensare e riscoprire il senso della festa, della condivisione, della bellezza della testimonianza dei credenti credibili.
Interessanti novità nell’ edizione 2023, accanto agli aspetti culinari e ludici, il tour  della chiesa parrocchiale di S Anna con cenni storico-artistici e teologici, per aiutare a “Leggere”, nel quotidiano, la fede con la bellezza delle opere artistiche ed architettoniche  del patrimonio della borgata.
Alle 18,30 di lunedì la benedizione dei mezzi di locomozione e la conclusione con la cucina e il bar del borgo.

Con gli occhi dei santi, allora, esercitiamoci a guardare la realtà della vita.

Con gli “Occhi dei santi”, occhi puntati verso il cielo e verso Cristo, con i piedi che affrontano le gioie e i dolori della vita , ma che camminano dietro a Cristo, che riempirà di luce quegli occhi.