Cuceglio ha rinnovato, nel corso di una bella giornata di festa ricca di molteplici iridescenze, l’affidamento alla Madonna Addolorata.

Nel bellissimo Santuario dedicato alla Mater Dolorosa sulla collina che offre un panorama unico, la “memoria obbligatoria” di questa festività mariana, la terza del mese di settembre, dopo la Natività (8 settembre), e il Santo Nome di Maria (il successivo 12) è parsa altresì propiziata da un sole tiepido che forse ha voluto incoraggiare tanta gente ad uscire di casa e venire qui.

Hanno particolarmente allietato il pomeriggio tanti bambini, come si vede nel nostro filmato che, insieme alla gallery, completa il servizio.

Ma perché possiamo dire, in esergo, di iridescenze molteplici, tutte capaci di rafforzare il senso di appartenenza ad un popolo, il popolo di Dio, che vuole camminare insieme ed insieme ai propri Pastori?

E’ presto detto: in questa occasione si è potuto – per dir così – toccare con mano quanto sia stata generosa la Provvidenza con questa piccola comunità della Serra.

Comunità che ha dato alla Chiesa – lo ha ricordato il Parroco, Don Luca Meinardi – due Sacerdoti come Mons. Gianmario Cuffia e Don Valerio D’Amico, entrambi originari proprio del paese.

E, come abbiamo visto, ora è tempo di anniversari importanti: oggi la festa è stata per Mons. Cuffia, Vicario Generale della Diocesi di Ivrea, che ha compiuto trent’anni dalla Ordinazione presbiterale.

Mons. Cuffia, nel corso dell’omelia (riproposta integrale nel video che correda l’articolo) ha ricordato come le Letture che la Liturgia offre in questa domenica siano le stesse di quando, trent’anni fa, celebrò la sua prima S.Messa.

Letture impegnative, a partire dalla prima, con quella sentenza severa che si Legge nel Libro del Siracide: ”Il rancore e l’ira sono un abominio”, chiosando, per non lasciare dubbi: “il peccatore li possiede”.

Ma questo passo del Siracide (Sir 27, 30 – 28, 7) è tutto da leggere e rileggere.

Come il successivo brano tratto dal Vangelo di San Matteo (Mt 18, 21-35), sul quale si sofferma in particolare l’omelia dettata da Mons. Cuffia.

La preoccupazione di San Pietro è tutt’altro che peregrina: desidera compiere la volontà di Gesù e, per questo, gli domanda quante volte si debba perdonare l’offesa subita: sette volte?

Numero certo simbolico ed idoneo ad indicare, nella tradizione ebraica, un dato significativo, un’entità completa e compiuta.

Sappiamo la risposta del Salvatore: non sette volte, ma settanta volte sette.

Espressione che, a sua volta, non allude soltanto ad una indicazione aritmetica: 490 volte, ma sospinge la mente ad aprirsi verso un orizzonte ulteriore e non contenuto nelle angustie di categorie “logiche”.

Il per-dono è qualcosa nel quale l’amore si invera, suscita un “effetto moltiplicatore”.

Meglio delle parole scritte, tuttavia, sono certamente quelle pronunciate nel corso dell’omelia da Mons. Cuffia, parole che, come abbiamo visto, si possono ascoltare nel video.

Ricordano, altresì, che quest’anno c’è un altro anniversario da festeggiare nella Chiesa canavesana ed in questa unità pastorale in particolare: i 5 anni di Ordinazione di Don Massimiliano Marco.

Ma anche nel prossimo 2024 non mancherà occasione per ringraziare il Signore del dono di due vocazioni: i 30 anni di sacerdozio di Don Meinardi ed i 10 anni di Don Valerio D’Amico.

Mons. Cuffia non ha altresì mancato di “anticipare” qualche altro anniversario “futuro” ricordando che ha servito la Celebrazione il Seminarista Alessandro Masseroni: il giovane è ormai a buon punto verso il completamento degli studi che gli permetteranno di essere ordinato Sacerdote, ripartirà per Roma proprio nella settimana entrante, per frequentare il Collegio Capranica.

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Al termine della processione, che, prendendo le mosse dal Santuario, si è poi snodata lungo le vie del paese, proprio per confermare, anche simbolicamente, come la devozione a Maria unisca la comunità, ha preso la parola il Sindaco, Antonino Iuculano, portando il saluto dell’Amministrazione.

La giornata ha permesso di vedere una comunità plurale, unita nel preparare iniziative diverse e tutte convergenti a valorizzare il ruolo della Parrocchia: le immagini mostrano il fornitissimo (e frequentato) banco di beneficenza: è all’opera il Gruppo di volontarie della Beata Vergine Addolorata.  

Così come il video permette di riascoltare momenti belli con l’accompagnamento, della Liturgia e della processione, da parte della Corale parrocchiale e dalla Banda Musicale di Cuceglio.

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