C’è molta attesa per quello che già si annuncia non soltanto come un semplice “esperimento”, ma come il germoglio di una vera e propria tradizione, che si spera potrà consolidarsi fino a diventare uno degli appuntamenti di rilievo della Diocesi.
Di cosa si tratta?
Di un’idea semplice, quanto impegnativa: un vero pellegrinaggio mariano, da Ivrea a Verolengo.
Dal Santuario di Monte Stella fino a quello della Madonnina, passando per il Santuario della Rovere a Realizio.
Iniziativa perfettamente in sintonia con il sentire del mese di maggio, il mese mariano, che ci invita a rivestirci di umiltà, rinuncia a sé, dedizione a quel Figlio così amato dalla Madre di Dio, della Chiesa, dell’umanità.
Ma vediamo più in dettaglio come si snoda, in quali tappe, questo primo pellegrinaggio ideato da Don Valerio D’Amico, Parroco di Verolengo e Borgo Revel, con l’aiuto dell’Architetto Alberto Barbero.
La partenza è prevista alle ore 7 di sabato 18 maggio, da Monte Stella.
Alle 9,30, quando si saranno percorsi 12,5 chilometri, il gruppo arriverà a Realizio, dove è prevista la visita al Santuario della Rovere.
Dopo una tappa a Crotte, e dopo avere “messo” 22 chilometri nelle gambe, ci si fermerà per una sosta a Vische, dove si consumerà il pranzo al sacco.
Quindi, partenza alla volta di Casabianca, dove si pensa di arrivare attorno alle 17.
Ancora un ultimo allungo e, dopo avere percorso 43 chilometri, i pellegrini saranno alla Madonnina di Verolengo dove, alle 19, si pregherà il Santo Rosario per celebrare poi la Santa Messa.
E’ importante sottolineare che, tappa dopo tappa, altri pellegrini potranno aggiungersi al gruppo, un po’ come fanno gli affluenti, tributari del corso principale di un fiume.
E con questa immagine che dice di un popolo in cammino, che riceve nuovi apporti mentre raggiunge la meta, non possiamo che dare appuntamento per il prossimo aggiornamento che pubblicheremo qualche giorno prima del pellegrinaggio, di cui si parlerà certamente ancora.
Coraggio, c’è ancora tempo per iscriversi: i riferimenti sono nella locandina che qui di seguito pubblichiamo.