Era recidivo l’uomo fermato nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza di Torino, in collaborazione con i Funzionari Doganali, presso lo scalo Aeroportuale di Caselle Torinese mentre, per l’ennesima volta, tentava di rientrare in Italia con oltre 10.000 euro in contanti.
Il sessantenne, già noto ai militari per fatti analoghi, è stato fermato e controllato dai Finanzieri e dai Funzionari doganali in servizio presso lo scalo torinese i quali hanno rinvenuto, occultati all’interno degli abiti, le mazzette di banconote.
L’uomo, un commerciante della zona, come detto, non è nuovo a queste pratiche. Solo pochi mesi fa, infatti, era stato fermato dai Finanzieri e dal “cash dog” Escos, il pastore tedesco delle Fiamme Gialle addestrato a riconoscere l’odore delle banconote anche a distanza, con oltre 15.000 euro in contanti.
Questa volta però, il suo reiterare, è costato caro, l’uomo infatti non ha potuto sanare la sua posizione con una semplice sanzione ma, come vuole la normativa è stata sequestrata, amministrativamente, una parte della somma illecitamente trasportata.
L’imprenditore, inoltre, sarà anche oggetto di approfondimenti per verificare la provenienza del denaro e, soprattutto, che non sia frutto di evasione fiscale o provento di eventuali reati.
Solamente negli ultimi mesi, sono stati un centinaio i soggetti fermati mentre tentavano di superare i confini doganali con al seguito denaro contante; la stragrande maggioranza in partenza per il continente africano e asiatico, molti anche per i paesi dell’est Europa, Romania in particolare. Oltre 3,5 milioni di euro la valuta intercettata.