È un uomo a volte un po’ affaticato, il Napoleone dipinto da Ridley Scott. Il maestro di “Blade Runner” e “Thelma & Louise” è eccellente nel rappresentare scene di battaglia ed eserciti umani che si incontrano e scontrano. Ma le scene casalinghe ci mostrano un imperatore (o ciò che desiderava essere) tutto sommato più umano, un Napoleon che teme gli affanni della vita e soprattutto che si dedica a un unico amore: quello per Giuseppina di Beauharnais, sua moglie. Chissà cosa ne pensano i Francesi.

1793. Si inizia con l’assedio di Tolone: la città si è ribellata alle truppe rivoluzionarie, aiutata dalla flotta inglese; sembra imprendibile, ma il giovane capitano Napoleone con soluzioni ingegnose riesce a sgominare la difesa della cittadina… a 24 anni diventa generale di brigata e con questo titolo è pronto per la campagna d’Italia.

S’innamora, forse per la prima volta, di Giuseppina, più anziana di lui, già vedova ed estremamente affascinante ai suoi occhi, tanto da mantenere con lei (per tutta la vita della donna) una corrispondenza assidua. Sarà costretto a ripudiarla poiché “incapace” di fornirgli un erede e quindi un nuovo sovrano per la Francia, e una volta ottenuto il divorzio, si ritroverà nuovamente maritato (per procura) con Maria Luisa d’Austria.

Le battaglie si susseguono fino alla disfatta di Waterloo, e il ghiaccio si mescola con il rosso del sangue: grazie alla sceneggiatura attenta di David Scarpa ogni particolare viene sottolineato, e con la fotografia di Darius Wolski il colore rosso si mescola al bianco e nero (le battaglie nella campagna russa non potrebbero avere altri colori). “Il nostro stesso mondo è il risultato di Napo-leone”, ha detto Stanley Kubrick.

Ricordiamo infine la rassegna “Tutti pazzi per il cinema” organizzata da “La comunità che guarisce” di Biella: lunedì 4 dicembre, al cinema Verdi di Candelo, sarà proposto il film “Maria e l’amore”.

NAPOLEON
di Ridley Scott
paese: Usa, Gran Bretagna 2023
genere: biografico, storico
interpreti: Joaquin Phoenix, Vanessa Kirby, Tahar Rahim, Rupert Everett, Mark Bonnar, Anna Mawn
durata: 2 ore e 38 minuti
giudizio Cei: complesso, problematico, dibattiti
a dibattiti