A Pietrelcina, piccolo comune della campagna campana, ogni anno si formano processioni di fedeli (e turisti) che si recano in visita alla casa natale di Padre Pio… una piccola abitazione in pietra, dove sono conservati alcuni reperti della vita condotta dai familiari del frate cappuccino, contadini e proprietari di alcuni appezzamenti terrieri. Un luogo che dovrebbe essere ideale per il silenzio e la preghiera. Il regista Abel Ferrara non ha voluto descrivere nella pellicola la storia dei miracoli in particolare, ma calare il personaggio nel contesto storico e narrarne la sofferenza, il mistero e il grande coraggio.
Francesco Forgione (Padre Pio) nasce nel 1887, e dopo la giovinezza si dedica con fervore alla sua vocazione religiosa: è il 1920 quando decide di ritirarsi nel convento di San Giovanni Rotondo in Puglia, in cima alla montagna, dove può meditare sulle visioni che incombono su di lui fin da quando era bambino; si interroga sul disegno divino e sui dubbi di uomo. Compie i primi gesti miracolosi, ma deve affrontare contemporaneamente le tentazioni e le vessazioni del Male.
Il periodo storico è ben delineato: dopo la prima guerra mondiale l’Italia è un Paese stanco, ma la classe contadina (insieme a quella operaia) cerca riscatto; appartiene a quegli anni il cosiddetto biennio rosso, i lavoratori agricoli sperano in un futuro migliore, ma spesso le rivolte vengono represse nel sangue.
L’accompagnamento della colonna sonora appartiene alla scrittura di Joe Delia, mentre la sceneggiatura, oltre allo stesso regista, ha visto la collaborazione di Maurizio Braucci. Particolarmente attento nell’interpretazione, l’attore americano protagonista Shia LaBeouf, sempre compreso nel ruolo, è una rivelazione.
E le stimmate ricevute dal Santo si rivelano dolorose, ma anche simbolo di speranza, e in mezzo al buio porteranno la luce.
PADRE PIO
di Abel Ferrara
paese: Italia, Germania 2022
genere: drammatico/biografico
interpreti: Shia LaBeouf, Marco Leonardi,
Salvatore Ruocco, Asia Argento, Cristina Chiriac
durata: 1 ora e 44 minuti
giudizio Cei: consigliabile, problematico, dibattiti