Secondo molti critici cinematografici si tratta del miglior film di Wim Wenders. “Giorni perfetti” è la traduzione del titolo, in realtà agli occhi del pubblico dei Paesi occidentali potrebbe essere difficile comprenderne appieno il significato.

È la storia di Hirayama, uomo di circa 60 anni che vive nella metropoli di Tokio oggi. È persona abitudinaria e solerte, ogni mattina si alza, sistema il suo giaciglio, annaffia le piante dell’appartamento, si lava e si sbarba, indossa la sua tuta e si dirige al lavoro: pulisce i bagni pubblici cittadini.

Hirayama esegue il suo mestiere in modo impeccabile, è uomo silenzioso e controlla in modo puntiglioso che tutto sia lustro e perfetto. Ogni mattina alza gli occhi al cielo quasi per ringraziare della sua semplice quotidianità; non sappiamo nulla di lui e del suo passato, ha contatti occasionali con i passanti, una ragazza al parco, un senzatetto… poi un giorno ritrova la sua nipote adolescente Niko e ci pare che qualcosa appaia dalla nebbia, ma tutto rientra nella routine abituale.

L’uomo ascolta musica dalle audiocassette (anche qui si riverbera un moto di nostalgia): Lou Reed, Patti Smith, i Doors… E ama scattare fotografie con una macchina analogica, soprattutto ritrae le chiome degli alberi che si abbassano al vento. Poi si dedica alla lettura: ha una libreria piuttosto fornita, ma i suoi preferiti sono autori americani come la Highsmith e Faulkner.

Con la pellicola il regista ha sicuramente voluto omaggiare il regista Yasujiro Ozu, che Wenders apprezza moltissimo, e il suo eroe, un bravissimo Kôji Yakusho, ha già vinto al festival di Cannes il premio per la miglior interpretazione. Anche la fotografia si avvale di una mano eccellente come quella di Franz Lustig.

Il protagonista è un cavaliere silenzioso dei nostri tempi, all’interno di una visione epica lungo l’asfalto delle città contemporanee.

 

PERFECT DAYS
di Wim Wenders
paese: Giappone, Germania 2023
genere: drammatico
doppiatori: Kôji Yakusho, Tokio Emoto, Arisa Nakano, Aoi Yamada, Yumi Asô
durata: 2 ore e 3 minuti
giudizio Cei: consigliabile, poetico, adatto a dibattiti
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