Nello scorso dicembre Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo, ha assegnato il premio Sakharov (per la libertà di pensiero) alla memoria di Jina Masha Amini e al movimento iraniano “Donna, Vita, Libertà”. Masha Amini era stata arrestata e condotta in carcere a Teheran a causa del rifiuto di obbedire alla dura legge sul velo islamico.

Marjane Satrapi ha diretto il film d’animazione “Persepolis” che oggi torna in sala cinematografica grazie al restauro della cineteca di Bologna: ha offerto così il suo contributo alla lotta contro l’integralismo religioso e contro la persecuzione feroce attuata nel suo Paese.

Teheran, 1978. Marjane è una bimba vivace e allegra, grazie alla sua famiglia di idee liberali, cresce senza costrizioni: il suo sogno è quello di diventare un profeta che salverà il mondo. Queste notevoli ambizioni con il tempo dovranno essere corrette, poichè in Iran si allungano i moti della Rivoluzione islamica che provocheranno la caduta dello Scià.

Allo scoppio della guerra tra Iran e Iraq i genitori di Marjane decidono di mandare la ragazza in Europa per studiare a Vienna, all’interno di un liceo francese: in questo modo sperano di proteggerla dalle brutture del mondo e dalla guerra. Ma Marjane mal si adatta agli usi europei, i sogni da adolescente la riportano spesso al Paese natio: quando potrà tornarci, però, vedrà la sua terra trasformata e non sempre in meglio.

La regista Satrapi ha potuto trasferire qui la sua esperienza come disegnatrice e fumettista: i disegni in bianco e nero descrivono spesso una realtà nebbiosa, e solo le raffigurazioni dell’aeroporto di Parigi sono a colori, forse in omaggio al Paese dove vive. Prima di diventare un film, “Persepolis” è stato una graphic novel di successo. L’autrice ha dichiarato: “Questa non è una lotta tra uomini e donne, ma di un popolo intero, per parità di diritti e democrazia”.

PERSEPOLIS
di Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud
paese: Francia, Usa 2007
genere: animazione
voci: Paola Cortellesi, Chiara Mastroianni, Catherine Deneuve, Simon Abkarian
durata: 1 ora e 35 minuti
giudizio Cei: problematico, per dibattiti