“The old oak” significa “La vecchia quercia”: è il nome del vecchio pub protagonista del film, ma chissà, forse è un modo per identificare anche il regista Ken Loach, che oggi ha 87 anni ma si dimostra ancora in forma, e dalla corteccia intatta, appunto. Secondo alcuni critici potrebbe essere l’ultima pellicola diretta dal regista britannico, una sorta di testamento artistico: noi speriamo di no.

Il locale The Old Oak è ormai decrepito, l’insegna è traballante ma rappresenta una forma di “resistenza”: si trova nella vecchia Inghilterra del nord, nella contea di Durham, un po’ verso il mare. Siamo nel 2016. È un vecchio villaggio di minatori, con le fabbriche in disuso e qualche ricordo negli occhi appesantiti degli abitanti: il governo britannico decide di inviare e insediare un gruppo di rifugiati siriani proprio nella vecchia contea inglese. Si tratta in realtà di una ventina di persone in tutto, ma la reazione degli abitanti locali è rabbiosa. Ecco che nasce una guerra tra poveri, tanto più insensata quanto inutile.

A dirigere la “Vecchia Quercia”, c’è T.J. Ballantyne, uomo indurito dagli eventi della vita, ma di animo buono: quando conosce Yara, giovane rifugiata siriana, non può fare a meno di pensare a come aiutarla; la ragazza vorrebbe diventare una fotografa professionista e quando durante un’aggressione si rompe il suo strumento più prezioso, la macchina fotografica, Ballantyne si fa in quattro per ripararla… “Quando mangi insieme, resti insieme”, così diceva la madre di T. J., ed è la sintesi perfetta di ciò che accade quando gli aiuti raccolti servono per creare un pasto “solidale”, nel vecchio locale inglese…

La sceneggiatura è scritta in modo accurato e conferma un altro sodalizio affermato: quello di Loach con il suo sceneggiatore Paul Laverty. Una curiosità: il film è stato ambientato in vari paesini del nord Inghilterra, il locale si chiama in realtà Victoria e si trova nella cittadina di Murton.

THE OLD OAK
di Ken Loach
paese: Regno Unito, Francia 2023
genere: drammatico
interpreti: Dave Turner, Ebla Mari, Claire Rodgerson, Trevor Fox, Chris MacGlade
durata: 1 ora e 53 minuti
giudizio Cei: cinema d’impegno civile, duro e poetico
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