Frances O’Connor, di origine inglese ma cresciuta in Australia, è attrice nota in pellicole come “Amore e altre catastrofi” o “A. I. Intelligenza artificiale” di Spielberg; in questo caso si è cimentata per la prima volta dietro la macchina da presa con risultati originali: la storia delle sorelle Brontë è un racconto affascinante, e la stessa regista ha sottolineato di essere stata fedele alla propria immaginazione (un po’ come la protagonista del film).
Ci troviamo nell’800 nello Yorkshire, e seguiamo le immagini di una campagna verde e ventosa. Le giovani sorelle Charlotte, Emily ed Anne Brontë vivono insieme al padre, pastore protestante: l’uomo è particolarmente rigido e severo nell’educazione delle figliole e predispone per loro un’attività “adeguata” al contesto sociale: dovranno essere le insegnanti presso qualche noto collegio. C’è anche un fratello, Branwell, che a dispetto del padre conduce una vita piuttosto sregolata, dedicandosi all’oppio e agli alcolici.
Mentre Charlotte pare seguire senza difficoltà le istruzioni paterne, Emily torna a casa per cercare rifugio nella propria fantasia, sempre particolarmente vivida. È sempre stata considerata un po’ “strana”, anche all’interno della propria famiglia: ama scrivere, ha in mente un sacco di storie da raccontare, la sua libertà si scontra con l’etichetta dell’epoca e il rapporto con gli altri diventa complicato… anche quando conosce William, il nuovo curato, si allontana per cercare una via di fuga, ma alla fine s’innamorano l’uno dell’altra fatalmente. William è seriamente turbato quando legge le poesie della ragazza: il talento di Emily è particolare, sorprendente.
Il romanzo che scriverà di lì a breve sarà “Cime tempestose”, e crederà più opportuno pubblicarlo con lo pseudonimo maschile di Ellis Bell. “Solo gli inquieti sanno com’è difficile sopravvivere alla tempesta e non poter vivere senza” ella dice.
EMILY
di Frances O’Connor
paese: Gran Bretagna, 2022
genere: drammatico, biografico
interpreti: Emma Mackey, Alexandra Dowling, Oliver Jackson-Cohen, Fionn Whitehead, Amelia Gething
durata: 2 ore e 10 minuti
giudizio Cei: complesso, problematico, adatto per dibattiti