Dopo un intenso weekend di impegni elettorali le sale cinematografiche ci offrono la visione di un film a metà tra il thriller e il noir americano d’altri tempi.

Si tratta di “Noir Casablanca”: il regista marocchino Lazraq è al suo film dèesordio; dopo essersi diplomato alla Femis di Parigi (la più importante scuola di cinema francese) ed essersi dedicato alla sceneggiatura, qui ripercorre di notte le strade più malfamate di Casablanca.

Il boss locale Dib organizza battaglie tra cani e scommesse clandestine: una sera però le cose non vanno come previsto, qualcuno ha drogato il proprio cane ed è proprio il mastino di Dib ad avere la peggio; l’animale morirà sul letto del veterinario. Ora per Dib si tratta di attuare una feroce vendetta: e di questo viene incaricato un suo tirapiedi di nome Hassan. Quest’ultimo non è un killer di professione e chiama in aiuto il figlio Issam.

I due devono prelevare un guardaspalle di Dib e consegnarglielo, però il tizio infilato nel portabagagli ha la cattiva idea di morire soffocato in modo inatteso… un bel guaio! E i nostri protagonisti che non sono vestiti in giacca e cravatta come James Bond (non hanno neanche un’arma vera) ma di poveri abiti, si trovano di fronte a scelte più grandi di loro, come in una pellicola di Quentin Tarantino.

Ora devono liberarsi del cadavere che si dimostra piuttosto ingombrante: quasi tutti gli sforzi si rivelano inefficaci a causa dell’indole un po’ maldestra dei novelli assassini: anche legare il corpo con dei pesi e gettarlo in acqua non è sufficiente. Avviene tutto in una notte. Percorriamo le vie di Casablanca, ma siamo lontani dagli stereotipi di genere, il film mescola così ambientazioni lugubri e situazioni divertenti.

Ricordiamo inoltre che ogni anno (fino al 2026), a giugno e a settembre, per cinque giorni viene offerto “Il Cinema in festa” e nelle sale aderenti il biglietto costa solo 3,50 euro.

NOIR CASABLANCA
di Kamal Lazraq
paese: Marocco, Francia, Belgio 2023
genere: poliziesco
interpreti: Ayoub Elaid, Abdellatif El Masstouri, Abdellah Lebkiri, Lahcen Zaimouzen
durata: 1 ora e 34 minuti
giudizio: interessante-bello