Kiev 2013. Circa 10 anni fa nacquero in Ucraina molte manifestazioni filoeuropee, a causa della decisione del governo di sospendere le trattative per la conclusione di un accordo di associazione tra Ucraina e Unione europea (un accordo di libero scambio globale e approfondito, come descrive Wikipedia). Il movimento di protesta è stato definito “Euromaidan” e a seguito delle violenze perpetrate sui manifestanti fu messo sotto stato d’accusa il presidente ucraino Viktor Janukovic.

In questo quadro drammatico si svolge la vicenda del film “Olga”: una storia vera, di cui si è parlato anche sui giornali italiani. Olga è una ragazza ucraina di 15 anni appassionata di ginnastica artistica: si dedica con fermezza e devozione agli allenamenti, ma la situazione politica del suo Paese si fa ogni giorno più difficile.

La madre Ilona è una giornalista impegnata e quando riceve minacce di morte per la sua attività, e la sua auto viene attaccata violentemente, cerca di convincere la figlia a emigrare e proseguire altrove gli studi e l’attività sportiva. Il padre defunto della ragazza è di origine svizzera e questo la fa propendere per la scelta della cittadinanza elvetica.

Oltre ai dubbi della sua adolescenza, Olga deve affrontare scelte complesse: si tratta di decidere tra le competizioni sportive e l’amore per il suo Paese natale… La ginnastica è la sua vita, ma sul telefono cellulare giungono le immagini degli amici che descrivono i giorni sempre più bui dell’Ucraina.

Elie Grappe è al suo esordio alla regia e il lungometraggio ha subito l’arresto forzato dovuto al periodo della pandemia: il giovane regista ha affrontato con serietà i problemi tecnici e ha inoltre avuto la brillante idea di far interpretare a vere ginnaste i ruoli delle protagoniste, così come reali sono gli allenatori delle squadre.
Noi siamo spettatori anche della drammatica attualità delle vicende narrate

OLGA
di Elie Grappe
paese: Svizzera, Ucraina, Francia 2021
genere: drammatico
interpreti: Anastasia Budiashkina, Sabrina Rubtsova, Thea Brogli, Caterina Barloggio, Jérõme Martin
durata: 1 ora e 27 minuti
giudizio Cei: consigliabile, realistico, adatto a dibattiti