Oggi, giovedì 3 ottobre è il 278° giorno (perché l’anno è bisestile) del calendario gregoriano dell’Anno Domini 2024: mancano quindi 88 giorni al veglione di San Silvestro. “Ottobre è bello ma tieni pronto l’ombrello!” recita un antico proverbio anche se per ora, siamo solo agli inizi del mese, abbiamo visto tante nuvole ma poca pioggia (comunque prevista abbondante proprio quest’oggi su tutto il nord Italia).

La natura sta cambiando: le piante di pomodoro iniziano a rinsecchire pur mantenendo ancora appeso qualche frutto bello rosso. Il verde delle altre piante è più scuro (forse perché c’è meno luce), mentre le galline si ritirano prima: sono finiti i tempi in cui alle 21,30 erano ancora lì a girolare senza nessuna intenzione di entrare nel pollaio; oggi come oggi alle 18,30 sono già tutte a nanna. I bioritmi del cane non sono mutati, nel senso che se la ronfa beatamente in tutte e 4 le stagioni più o meno con la stessa paziente costanza.

Insomma, l’autunno che arriva ha già visto l’accensione di qualche stufa nei giorni scorsi quando alla sera il termometro era sceso repentinamente e le mura domestiche erano fredde ed umide. Mentre in città riprende il tran tran solito, in campagna i trattori si muovono con i loro carri rimorchio zeppi di legna e dell’ultimo fieno, perché in autunno si perfezionano le scorte domestiche (e animali) per riscaldarsi (e per nutrirsi). Alla battitura del granoturco si alterna la mietitrebbiatura del riso attualmente in corso, ritrovando così, seppur in qualche modo meccanizzate, le stagioni e i tempi dell’agricoltura.

La nostalgia bucolica aumenta i dubbi sull’ineluttabilità del progresso tecnologico. Lo stop alla produzione delle Fiat Cinquecento elettriche a Mirafiori (annunciata fino a novembre per mancanza di ordini, con relativa cassa integrazione) rappresenta il quadro perfetto (che ovviamente perfetto non è) della incompiutezza della “rivoluzione elettrica”, tanto strombazzata da certa politica quanto abortita nei fatti, con gravissime conseguenze per il mercato e per chi lavora nel settore automobilistico. Bisognerà imparare dai fasti delle regate di “Luna rossa” forse? Cioè, dopo la barca a pedali il veicolo del futuro avrà anch’esso una bella pedaliera per la pedalata, magari assistita?