E’ appena terminato il tempo del Natale, il periodo che, soprattutto per i bambini, è il più emozionante e coinvolgente dell’anno.

I piccoli, con la loro innocenza e purezza, sono capaci di cogliere il senso più profondo e stupefacente del Natale e di trasmetterlo agli adulti.

 

Per questo motivo il gruppo catechistico delle comunità parrocchiali Alta Valle Orco, con i catechisti ed i ragazzi è stato coinvolto, durante le festività, in più eventi per rendere omaggio a quel piccolo neonato venuto sulla Terra nella mangiatoia di Betlemme, stravolgendo la storia.

E’ questo, ancora oggi, l’evento per eccellenza del Natale e l’usanza di radunare l’intero mondo in adorazione a Gesù Bambino si fa risalire a San Francesco, quando decise di celebrare la Santa Messa della Notte di natale nel freddissimo eremo di Greccio, nel bosco.

La sera del 24 dicembre le molte famiglie presenti hanno vissuto a Rosone la magia del Natale nella rappresentazione della Natività, attraverso gli occhi dei bambini. Utilizzando il testo di riferimento, che è naturalmente il Vangelo, con il suo messaggio di amore, fratellanza e pace sono state drammatizzate le tappe più significative del Natale.

Il sagrato della Chiesa parrocchiale di Rosone, il giardino e l’area antistante la parrocchia sono stati trasformati in una piccola Betlemme con 25 piccoli figuranti rappresentanti la Sacra Famiglia, i pastori, gli angeli, le stelline. Torce, falò e fari luminosi hanno poi fatto da contorno e reso scenografico il presepe vivente.

Il Parroco don Dario, durante la Celebrazione eucaristica, si è complimentato con le catechiste per aver reso l’evento unico e spettacolare.

Ripercorrendo le tappe fondamentali che vanno dall’annunciazione dell’angelo a Maria, alla visitazione di Maria a Elisabetta, dal sogno di Giuseppe, alla proclamazione del decreto di Cesare Augusto da parte del centurione, al viaggio a Betlemme di Maria e Giuseppe, all’annuncio ai pastori, alla lettura dell’annunzio del Natale nella Notte Santa, il Parroco ha ringraziato i bambini bravissimi in tutto, protagonisti principali e custodi della tradizione.

Alla fine della celebrazione una ulteriore sorpresa ha emozionato i presenti: è stato riproposto il video di alcune canzoni registrate durante il concerto di Natale in Parrocchia dello scorso anno e cantate dai bambini. Durante la visione del video gli stessi bambini sono stati disposti a cantare le stesse canzoni sotto lo schermo che proiettava il video. Lo stupore nel rivedere i bimbi di ieri e di oggi ha lasciato i presenti senza parole.

Durante la santa messa del 25 dicembre, i bambini hanno nuovamente indossato i costumi dei personaggi del presepe e fatto rivivere ai presenti il Natale vero, non quello dal sapore commerciale, dalle musiche sdolcinate, ma il Natale che accende la gioia nei cuori e il sorriso sui volti, capace di far guardare il futuro con mitezza, ma anche con coraggio e volontà.

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Il giorno dell’Epifania l’arrivo del Re Magi, guidati dalla piccola stella, interpretato dai ragazzi in chiesa parrocchiale a Noasca ha conquistato i presenti.

Oro, incenso e mirra, ha spiegato il Parrpcp durante l’omelia, ovvero i doni che i Re Magi portarono con sé lungo il loro viaggio sulla scia della Stella cometa, attraverso il deserto, con le sue insidie, schivando i pericoli e gli intrighi di Re Erode, per giungere fino alla capanna di Betlemme dove in una mangiatoia il Re del Mondo aveva visto la luce, sono il simbolo della fede, della santità e della libera volontà. E‘ stata una rappresentazione semplice, quella del 6 gennaio, giorno dell’Epifania, ma dal significato speciale e prezioso.

Infine domenica 8 gennaio, in chiesa a Rosone, si è voluto ancora rivivere la tradizione dei Re Magi e dei doni preziosi portati a Gesù, proprio nel giorno della manifestazione della Divinità al Giordano, quando Gesù, battezzato da Giovanni, fu onusto di Spirito Santo e riconosciuto da Dio come Figlio.

“Il lavoro per realizzare ogni rappresentazione è sicuramente stato tantissimo” sostengono i catechisti e i collaboratori parrocchiali delle Comunità Alta Valle Orco, che aggiungono:

“non è sempre facile trovare il tempo per tutto, ma aver ricevuto tanti elogi e aver visto tanti sorrisi sul volto di grandi e piccoli è sicuramente uno stimolo a pensare ad altri momenti da condividere in amicizia. Un grazie a tutti coloro che hanno dedicato parte del loro tempo per rendere i vari emozionanti e unici.

L’entusiasmo che i Magi hanno sentito nel cuore guardando il Cielo e seguendo la Stella nel buio della notte, nonostante i loro errori durante il cammino alla ricerca di Gesù Bambino, sia da stimolo a tutti noi per ricominciare sempre e per ricordarci che c’è Qualcuno più grande che ci guida, ci sostiene e ci custodisce”.