Da lunedì e fino ad oggi si tiene ad Assisi (e non a Roma come d’abitudine) la sessione autunnale dell’Assemblea Generale Straordinaria dei Vescovi italiani cui partecipa, ovviamente, anche il nostro vescovo Edoardo.
Tra i temi affrontati dai vescovi sotto la guida del presidente, il Cardinale Matteo Maria Zuppi, anche quello della pace per la quale hanno lungamente pregato nel luogo simbolo che è la “casa” di San Francesco.
Onde evitare che passi sotto silenzio, diamo anche noi il nostro contributo per far conoscere ai nostri lettori un momento di grande condivisione e partecipazione al dolore e alla sofferenza di quanti vivono il dramma del conflitto in Terra Santa, vissuto dai nostri vescovi. Ieri mattina hanno ascoltato per oltre venti minuti la testimonianza del Card. Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, collegato via internet.
Il Cardinale ha presentato la “drammatica situazione attuale” dalla quale cerchiamo di trarre anche dei dati e informazioni di prima mano. “Sono – ha spiegato – 1400 le vittime israeliane dell’attacco del 7 ottobre, oltre 11 mila i morti accertati a Gaza, gran parte civili di cui almeno 4 mila i minori. Gli sfollati in Israele sono circa 100 mila, mentre a Gaza almeno 1 milione”.
I cristiani presenti a Gaza, dove “le infrastrutture sono completamente distrutte”, sono “meno di un migliaio, accolti in un centro ortodosso e in una parrocchia cattolica nella zona settentrionale, sotto bombardamenti continui e al centro delle operazioni militari. Diamo inoltre alloggio – ha aggiunto Pizzaballa – a circa 3 mila musulmani, ospitati nei locali di una scuola”. Grande, ha continuato, “è la preoccupazione anche per i cristiani che si trovano a Betlemme e nelle zone limitrofe e per quelli sparsi in Cisgiordania”.
Quale futuro, in tutto ciò? Il Patriarca ha ringraziato la Chiesa italiana e ha espresso l’auspicio che si arrivi presto a una soluzione che garantisca pace e sicurezza per tutti. “Preghiamo – ha concluso – per tutte le vittime innocenti. La sofferenza degli innocenti davanti a Dio ha un valore prezioso e redentivo, perché si unisce alla sofferenza redentrice di Cristo. Che la loro sofferenza avvicini sempre di più la pace e non contribuisca a generare altro odio!”.
Il Card. Matteo Zuppi, a nome dei Vescovi italiani, ha rinnovato la prossimità delle Chiese in Italia, assicurando un ricordo particolare nella preghiera per la pace che si è svolta nel pomeriggio di ieri.