Domenica prossima, 25 giugno 2023, si celebra la Giornata per la Carità del Papa: grazie al nostro sostegno e a quello dei fedeli di tutto il mondo, il Santo Padre si rende concretamente vicino a quanti sono in difficoltà in ogni parte della terra. Si tratta di “aiutare il Papa ad aiutare”.

Tante volte abbiamo avuto notizia di iniziative caritative del Vescovo di Roma: aiuti economici, attrezzature mediche, medicinali, generi di prima necessità e tanto altro. In questo modo il Papa si rende presente nelle situazioni più difficili in ogni parte del mondo.

È una missione che non ha confini ed è continuamente sollecitata da nuove urgenze. Guerre, carestie, povertà diffuse, fame, migrazioni, emergenze climatiche: tante sono le richieste che arrivano a Papa Francesco, ed è grazie all’Obolo di San Pietro che può rispondere con cuore di padre alle tante necessità. Dal Rapporto annuale 2021, risultano finanziati tra molto altro, anche 157 progetti in 67 paesi (41,8% in Africa, 23,5% in America, 25,5% in Asia) per un totale di quasi dieci milioni di euro.

L’Obolo di San Pietro è un’offerta che può essere di piccola entità ma ha un grande valore simbolico: manifesta infatti il nostro senso di appartenenza alla Chiesa, amore e fiducia per il Vescovo di Roma. Chi dona all’Obolo non solo aiuta il Papa ad aiutare chi soffre, ma partecipa alla sua missione di annuncio del Vangelo in tutto il mondo e collabora a far giungere la sua voce e il suo messaggio negli angoli più remoti della terra attraverso la radio, la televisione e il web, sostenendo altresì le iniziative per la promozione dello sviluppo umano integrale, l’educazione, la pace, la giustizia, la fratellanza.

La Giornata per la Carità del Papa sarà il 25 giugno prossimo nelle chiese di tutt’Italia. Pregheremo in maniera particolare per Papa Francesco e il contributo raccolto sosterrà la sua missione. Nel 2021 le entrate dell’Obolo sono state pari a 46,9 milioni di euro, mentre gli aiuti e i contributi erogati superano i 65 milioni di euro. “Di fronte al grido di fame di tanti fratelli e sorelle in ogni parte del mondo, non possiamo restare spettatori distaccati e tranquilli.

L’annuncio di Cristo, pane di vita eterna, richiede un generoso impegno di solidarietà per i poveri, i deboli, gli ultimi, gli indifesi” ebbe a dire Papa Francesco durante uno dei suoi Angelus domenicali qualche anno fa.