Questa settimana ci siamo “incontrati” due volte perché – è giusto ricordarlo – anche il giornale è “luogo di incontro”. Martedì, giorno dei funerali, siamo usciti con l’edizione straordinaria dedicata a Mons. Bettazzi, e la parola “incontro” è stata tra le più usate per raccontare il pensiero e lo stile del Vescovo emerito.

All’interno dell’edizione di oggi trovate ancora alcune pagine dedicate a lui; altri riconoscimenti e la cronaca dei solenni funerali in Cattedrale. L’edizione straordinaria ha suscitato tantissimi commenti positivi (e ringraziamenti) che premiano innanzitutto la figura del Vescovo Bettazzi ma anche gli sforzi messi in campo per produrla in poche ore di tempo. Tempo che passa, inesorabile e veloce, senza disperdere energie buone, per non ritrovarci alla sera della vita con le mani vuote.

Un riconoscimento al Vescovo Luigi, ribadito più volte in questi giorni, è stato quello del suo impegno profuso in tanti anni e senza riserve. Impegno che passa di mano. Sulla cresta di questa onda si vedono due appuntamenti importanti; la festa dei nonni e la festa dei giovani con la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona.

La giornata mondiale dei nonni e degli anziani è un richiamo forte per i giovani ad apprezzare la vita, a rendersi conto del suo evolversi e trasformarsi, trasformando a sua volta gli uomini e chiedendo il loro impegno: la celebreremo domenica prossima, 23 luglio. La GMG di Lisbona si terrà dal 2 al 6 agosto, e prima di mettersi in viaggio il Papa dice ai giovani “andate a trovare i vostri nonni, fate una visita a un anziano solo.

Il Signore desidera che non lasciamo soli gli anziani, che non li releghiamo ai margini della vita”. Osserva Papa Francesco: “è bella la vicinanza tra la Giornata dei nonni e quella dei giovani, entrambe hanno come tema la ‘fretta’ di Maria nel visitare Elisabetta e ci portano a riflettere sul legame tra giovani e anziani. I giovani, incontrando gli anziani, accolgano la chiamata a custodire la memoria e riconoscano il dono di appartenere a una storia più grande.

L’amicizia di un anziano aiuta il giovane a non appiattire la vita sul presente e a ricordarsi che non tutto dipende dalle sue capacità”. Il progetto di amore di Dio attraversa il passato, il presente e il futuro, abbraccia e collega le generazioni. Un progetto che va oltre noi, ma nel quale ciascuno di noi è importante. “La misericordia del Signore si trasmette da una generazione all’altra”, in un interminabile passaggio di consegne.