(Graziella Cortese)
Ecco l’animazione firmata Disney nel mese di Natale… ed è subito magia! La nuova storia (il sessantesimo lungometraggio della casa di produzione americana) è ambientata in Colombia, in un luogo chiamato Encanto: qui vive la famiglia Madrigal, molto variegata e vivace, all’interno di una bellissima casa dai balconi fioriti e dai poteri magici. In effetti i cassetti si aprono da soli, le scale si muovono, tanto da sembrare la casa di Mary Poppins.
I segreti e i misteri della casa sono conosciuti dalla matriarca nonna Alma; la donna sovrintende ad uno strano rito che coinvolge ciascun componente della famiglia: ogni partecipante riceve in dono, all’età di cinque anni, un potere magico, così la giovane Luisa è dotata di una forza sovrumana, Isabela è bellissima e fa spuntare fiori dove desidera, Camilo cambia aspetto a piacimento, Julieta cura le persone con il cibo. Pepa è capace di influenzare il tempo atmosferico con i suoi sbalzi di umore e Antonio parla con gli animali.
Ma Mirabel? La fanciulla dagli occhi grandi e gli occhiali tondi come quelli di Harry Potter non ha ricevuto alcun dono, e questo la rende triste di tanto in tanto, ma soprattutto è il motivo per cui si pone delle domande più complesse sulla sua personalità.
Anche Mirabel è una persona speciale e ha un fascino particolare (questo il significato della parola del titolo): è riflessiva e conosce i valori della famiglia, è un’eroina che non ha bisogno di gesta straordinarie.
L’animazione dei cartoni colorati ha raggiunto un altissimo livello tecnico e le tematiche sembrano ripercorrere i sentieri già battuti da “Inside Out”. La colonna sonora e la musica dalle movenze sudamericane meritano una nota: il creatore è Lin-Manuel Miranda, che è anche attore e scrittore di musical, nonché un rapper di successo originario di Porto Rico.